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In the Box I pray

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Apparentemente in altri muri

sconfinamento

dove finestre fingono altari

a nuovi cieli -

e la sera nuove stelle.

Guardare volti tra parole 

volare tra due sponde -

tacere poco o nulla. Tutto.

 

Oltre soffitti alti

chi ci nascondeva e serba -

gregge protetto da volpe rossa di rapina.

 

Chi o cosa lo sguardo che guarda noi guardare -

negli occhi un transitare -

alberi in fuga, orizzonti

trafugati in altri bagagliai?

Sentire in queste quattro mura

segni o graffiti - tracce.

 Alberto Becca - 29/11/2016 06:40:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Nel testo i sostantivi, gli aggettivi, i verbi rimbalzano, sono saltellanti, danno il senso del movimento e del rispecchiamento di noi stessi nella realtà (e viceversa): il viso nelle mani, le mani sopra il viso, noi guardiamo e ci rispecchiamo in noi stessi (guardanti); testo oltremodo interessante, originale e ricco di spunti di riflessione. Bello e scoppietante come un camino acceso d’ invenro, con legna fresca

 Giovanni Baldaccini - 28/11/2016 15:17:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Sentire, intuire, osservare, interrogare ogni forma di opposti: noi.
E perché no: ritrovare Cristina.

 Ferdinando Giordano - 28/11/2016 15:06:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Giordano » ]

Chiusa, personale, autentica. Mi piaccio gli orizzonti o, per dir meglio, dove ti chiedi si possano rubare. Grazie.

 Franco Bonvini - 28/11/2016 10:56:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Già, e allora perchè non farli, segni o graffiti su questi muri, che altri possano sentire.

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