LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Emilia Filocamo
|
|||||
La nostra bambina: a cinque anni saprà fare già di calcolo, e non sbaglierà la direzione dei venti. Le spurgheremo l'intestino con tisanine lasciate intimidire sulla tavola color ciliegio, le rimboccheremo le coperte tre volte a turno. E quando toccherà a te, ti tratterrò l'avambraccio per addossarmi la tua volta. La nostra bambina. Aliterà tiepida sul tuo palmo contatore, sarà il segno che mangiò sana, che su di lei vegliarono le tue spalle, che nessuna megera le torse un capello. Ci curveremo sul suo sonno come fanno certi alberi, vigili ed anziani solo nella pancia inanellata. Guai a spostarle il corpicino! Nessuna manovra a riscaldarle il verso: imbibita di coperte, rannicchiata ed inesplosa, la stella avviluppata nella scorza primordiale. La campana rabboccherà i ritardatari, trunk trunk nelle toppe, ognuna una combinazione. Dietro la finestra, l'ombra - cucù di una civetta: sta fuori il mostro, piccola mia. E' disossato.
|
|