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al testo di Valentina Rosafio
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Certi giovani martiri trafitti nella carne come i chiodi nel legno giacciono a terra rimescolati nell’assurdo. Se restassero qui con le loro anime bambine tra gocce di pioggia che cadono giù come coltelli affilati capirei ma sanno di esser morti e vanno via con la stessa velocità del tir che li ha travolti.
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Alessandro Lanucara
- 15/01/2017 15:43:00
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Bella, sei fluida e incisiva, confermo quanto di buono detto su di te!
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Francesco Battaglia
- 19/07/2016 14:21:00
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Molto bella. Purtroppo è nostro miserevole destino che le più belle perle di versi nascano dalla melma nera della crudeltà. Noi non ne abbiamo colpa. Siamo solo gli spazzini della morte. Un saluto.
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Valentina Rosafio
- 18/07/2016 23:59:00
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Avrei voluto non doverla scrivere,avrei voluto che non fosse vero, avrei voluto non sentire che sono morti perfino dei bambini in quel barbaro modo e per mano di un folle esaltato in nome di un Dio che non esiste se non nelle loro menti assassine.Vi ringrazio per averla letta comunque e vi abbraccio tutti.
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Auro d’Arcola
- 18/07/2016 21:48:00
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Molto toccante, bella...
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Graced
- 18/07/2016 17:16:00
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Ragazzi, ragazzini, bambini che sono stati immolati a loro insaputa nellessere pedine di pazzi fanatici indottrinati, che si arrogano il diritto di uccidere coloro che non fanno parte del loro sentire e non professano la loro religione. Tutto ciò ormai succede troppo spesso nelle nostre contrade. Chissà se questa barbarie riuscirà mai a cessare, se si riuscirà a rivivere una vita normale, avendo sempre la paura di trovarci nel posto sbagliato al momento sbagliato. Un saluto Graced.
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Graced
- 18/07/2016 17:08:00
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Martiri immolati a loro insaputa. Giovani, giovanissimi ed anche bambini che sono volati neloltre senza aver maturato coscienza o deciso dimmolarsi alla crociata gestita da fanatici indottrinati arrogandosi il diritto di portare cruori e lacrime sulle nostre contrade. Il risultato di ciò che sta a monte e che ha determinato tutto ciò ha portato a questo. Un saluto Graced.
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Nando
- 18/07/2016 06:33:00
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Martirio, chiodi, legno, assurdo. Il dizionario cristiano del dolore, attraversato però da altre due parole che qui diventano un unico significante: anime bambine. Ecco, figli di una religione, "dobbiamo" tutto rileggere con linterpretazione del Cristo; allora nulla sarà stato invano, nulla potrà la morte alla Vita, tutto lamore si dispegherà tra Cielo e terra, e lassurdo troverà la sua spiegazione tra Giustizia e Misericordia.
Ciao, Valentina, sempre una gioia riaverti "a casa".
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Loredana Savelli
- 17/07/2016 22:47:00
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"Sanno di essere morti": un verso su cui mi sono fermata a lungo, perché cè dentro tutta la disperata follia di chi ha preso la strada senza ritorno.
Una poesia "precisa" e tagliente. Ma ci sento anche la tua accorata preoccupazione per tutto il genere umano.
Ciao Valentina
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