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al testo di Fiammetta Lucattini
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Non accetto che l'imposizione violenta dei diritti per la tua libertà di pensiero esondi sui miei principi, torrenti ormai ingestibili, come tori striati di banderillas e buoni padri di famiglia. Le mie spalle sono stremate da millenni di silenzi estorti, di violenze inaudite, di inenarrabili rapine consumate sul mio ventre svuotato di sé. Io, donna, ti impongo di tacere di fermarti sull'altra sponda e di lasciarmi, una buona volta, parlare, ascoltando in silenzio. |
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