Scrivi un commento
al testo proposto da Laura Turra
da ’La voce a te dovuta’
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Quando tu mi hai scelto - fu l’amore che scelse – sono emerso dal grande anonimato di tutti, del nulla. Sino allora mai ero stato più alto delle vette del mondo. Non ero mai sceso più sotto delle profondità massime segnalate sulle carte di mare. E la mia allegria era triste, come lo sono quei piccoli orologi, senza braccio cui cingersi, senza carica, fermi. Ma quando mi hai detto : “Tu” - a me, sì, a me, fra tutti – più in alto ormai di stelle o coralli sono stato. E la mia gioia ha preso a girare, avvinta al tuo essere, nel tuo pulsare. Possesso di me tu mi davi, dandoti a me. Ho vissuto, vivo. Fino a quando? So che tu tornerai indietro. E quando te ne andrai ritornerò a quel sordo mondo, indistinto, del grammo, della goccia, nell’acqua, nel peso. Sarò uno dei tanti quando non ti avrò più. E perderò il mio nome, i miei anni, i miei tratti, tutto perduto in me, di me. Ritornato all’ossario immenso di quelli che non sono morti e non hanno più nulla da morire nella vita.
|
Laura Turra
- 30/05/2019 20:20:00
[ leggi altri commenti di Laura Turra » ]
È proprio come dici tu, Paola... Sono lieta di averti fatto conoscere questo testo... Buona serata
|
Paola Salzano
- 30/05/2019 16:50:00
[ leggi altri commenti di Paola Salzano » ]
Leggo per la prima volta questa poesia di Salinas e devo dire che mi ha colpito parecchio. Una bella proposta, sulla forza dellamore, che ci permette di uscire dallanonimato agli occhi dellamato, infondendo nuova linfa, portandoci fin sulle stelle o nella terra più buia. Grazie.
|
|
|