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al testo di Federico Zucchi
Abbassarci a bere
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Abbassarci a bere
C’è un segreto che scorta la transumanza dell’animo umano. C’è un mistero di faglia radiosa che accompagna il riverbero di un uomo in rivolta, che riempie di orme raggianti il buio selciato interiore.
Fiori chiusi da decenni si stendono su petali d’ambra, labbra screpolate ballano il liscio con passo argentino, parole accasciate nella depressione oltrepassano le tube di Eustachio per respirare un’altra estensione, l’amore torna a forzare i posti di blocco, a cercare l’unione dei corpi in Pangea.
Parlo della grazia raggiunta per infinitesimi spiccioli di sorrisi nel casinò delle guance colibrì di bellezza senza caparra foche gioiose sul pack norvegese.
È allora, quando il gelo si squarcia che noi possiamo abbassarci a bere.
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