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Anche se non serve

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Anche se non serve
(per Ali Al Nimr, condannato in Arabia Saudita a decapitazione e crocifissione)

Non scalfiranno la lama del boia
le mie poche parole pattuite dalla pioggia
né serviranno a vestire di bende
le enormi ferite, l’attesa morente.
Non porgeranno nemmeno una spugna
imbevuta d’aceto, avranno l’esile
suono dei passerotti in un parco
sventrato nel cuore di Aleppo.

Appena vent’anni e sei costretto
a domandarti a quale punto
la carne comincia a putrefarsi,
quale volto ti staccherà dalla croce
con guanti di lattice sterili.
Ti guardi le braccia pieni di nei
il petto già scucito a tortura,
osservi le tue anche scarnirsi di scuro
l’amore pigolare sulla nuca ritrosa
e non sai da che parte voltarti
per non tradire il ricordo più puro.

Ali, questo è un abbraccio di parole
di respiro potente e d’inchiostro scadente
che non riesce nemmeno a macchiare
le tuniche bianche dei tuoi carcerieri
nostri sodali di guerra e di greggio.
Ali, questo è un abbraccio di parole
un abbraccio che si estende alle donne
lapidate dai sassi, ai condannati
per apostasia, ai violati nel tessuto
interiore, ai violentati nella carne,
ai sopraffatti dall’oblio, confinati
nella memoria sconosciuta, soggiogati
dagli apprendisti stregoni
del bene assoluto.

La nostra voce tace illesa
non riesce più a disturbare
il sonno dei potenti,non riesce
più a tossire l’orrore manifesto
sulle scarpe seducenti dei sovrani.
Restiamo a marcire al sole degli schermi
calibrando puntuali petizioni
sempre più lievi, sempre più tenui
sempre più attenti a non ferire
chi potrebbe a sua volta
colpirci alla schiena.

 Loredana Savelli - 04/10/2015 18:25:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Parole come pietre. Ma il bersaglio da colpire è la durezza immateriale delle menti, niente di più difficili da scalfire.

Bravissimo.

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