LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Federico Zucchi
Il mare la massima cura

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
Il mare è la massima cura

Riposa l’uvaggio del mare
riposa anche per me
che mi stendo nel suo respiro
di pesci pettegoli, che premo
il suo fiato sul mio, senza
apparente dispendio di bocche.

Qui si accede, ancora,
a una dimensione collettiva delle storie,
i corpi si affiancano senza attrito
le ossa hanno il peso dei contorni
le ombre sul pelo dell’acqua
si sono appena incarnate.

Il mare conosce le fenditure degli scogli
l’amnesia dei coralli, la ruggine d’oro
della fede nuziale nella sabbia.
Il mare conosce gli spergiuri del vento
la notte orefice seduta
al conio buio delle stelle.

Il mare è uno scudo materno,
la massima cura, specie quando
la pesca a strascico dell’insonnia
storce il nostro conforto
e cava il sogno intrecciato
al galeone sommerso.

Non è mai troppo tarsi
per scendere una strada calcinata
una mulattiera costeggiata dalla salvia
e immergersi nella luce naturale
dell’acqua che ci accoglie
senza impronte digitali.

Il mare è la massima cura,
il criterio dell’acqua ricalca
a memoria la nostra portata,
i nostri dispersi frammenti
sono plancton per altre visioni.
Qui la genesi non ha mai indossato
il vestito buono della domenica.

Riposa l’uvaggio del mare
nemmeno il pescaggio dell’uomo
raggiunge le sue celate interiora.
La sua anima è un immenso
tifone di storie stipate
in ogni cassetto dei golfi.

Il mare è la massima cura
perché ci insegna
a preservare una linea di costa
senza scordare la gioia del tuffo.

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
 
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.