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Sulle montagne

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Sulle montagne

                una voce dal petto

                                      nuda preghiera

 

 

 

 

 Maria Teresa Savino - 02/04/2015 17:35:00 [ leggi altri commenti di Maria Teresa Savino » ]

Un haiku: tre versi e un mondo interiore che si manifesta nella solitudine silenziosa e pura della montagna.Un momento di magico raccoglimento, di ossigenato respiro che si coagula ,naturalmente, in elevazione,in preghiera.

 Antonio Aiello - 30/03/2015 23:48:00 [ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]

Sulle montagne la tua voce "alata" dal petto...

Qualche parola (inutile?) per G.A.B.:

Non siamo qui né per adulare (magari, sì, per incoraggiare!) né per denigrare! Sono degne di plauso le critiche costruttive che vanno a braccetto con le buone conoscenze e le amicizie.
<La critica costruttiva non demolisce il tuo sogno; ti fa capire gli errori, e ti aiuta a realizzarlo meglio. La critica distruttiva, invece, ne mina le basi. E ti mina l’autostima.>
La critica costruttiva è benedetta, è un dono prezioso, quella distruttiva è un cancro!!!

 Valentina Meloni - 30/03/2015 10:41:00 [ leggi altri commenti di Valentina Meloni » ]

Battezzare nuove parole nelle mani in fondo è già una preghiera... E’ un bellissimo haiku grazie Amina

 laviniafrati - 30/03/2015 08:19:00 [ leggi altri commenti di laviniafrati » ]

Oh Jesus!! (per non confonderlo con l’altro).

Tornando a ciò che vale la pena essere commentato, ossia alla poesia di Amina, le sue parole sono, come solitamente, splendide.

Peace and love

 Lorenzo Mullon - 30/03/2015 06:52:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Non chiederò alla redazione di rimuovere il commento del sedicente «Gesù A.B.» perché non è il mio stile, ognuno esprima se stesso, ognuno mostra il meglio di sé.
Non minaccerò nessuno di denuncia, come mi è capitato, ricevendo dalla splendida redazione della Recherche una mail che conservo con cura.
Forse «Gesù A.B.» è rimasto per primo vittima di alcolismo, se si spinge a scrivere: "ma che ne sai tu, dalle tue parti solo distillati, grappa e affini…vorrà dire qualcosa, o no?" e ha subito un’infanzia difficile, quando si esprime in questo modo: "Essere sopravvissuto alle tue malattie infantili non ti dà il diritto di dispensare accortezze di sopravvivenza al mondo".
Rispetto il suo dolore, che deve essere profondo, se lo spinge a certe affermazioni. C’è sempre la possibilità di trasformarlo, la poesia e la vita a questo serve. Auguri.

 Laura Costantini - 29/03/2015 21:59:00 [ leggi altri commenti di Laura Costantini » ]

L’haiku di Ammina annulla tutte le distanze: la preghiera è nuda e il petto, tutti ce lo abbiamo!Grazie, semplice e maestoso come una montagna.
A proposito di cultura orientale,invece, volevo ricordare un proverbio cinese
" Quando la rabbia ti fa sputare contro il cielo(a vanvera), finisci sempre per sputarti in faccia".

 Antonio Ciavolino - 29/03/2015 21:43:00 [ leggi altri commenti di Antonio Ciavolino » ]

Mi sono divertito a leggere i commenti e paradossalmente, condivido sia Aldo che Lorenzo. E’ un manierismo occidentale comporre haiku, un vezzo e una sfida. Naturalmente un haiku autentico non può essere composto che in ideogrammi, tuttavia da Ezra Pound, a Jack Kerouac, passsando per il nostro Pier Paolo Pasolini, tutti hanno provato a comporre haiku, benché in caratteri fonetici e non ideogrammatici. Ora, per quanto spurii, gli haiku, secondo me, prestano un gran servizio alla poesia occidentale e alle sue dinamiche compositive, ovvero spingono un autore a considerare la metrica, ad impararla, orientale o occidentale che sia, e così a comprendere che la poesia non è parole o frasi in periodo, la poesia è sillabe.
Inoltre, l’haiku introduce il concetto di Sintesi che non è solo brevità. Uno yogi, a quelle latitudini, per avanzare sulla via della conoscenza propria del sistema yoga, doveva comporre un mandala e un haiku, a testimonianza della sua elevazione e l’haiku era il mezzo per
condensare la propria conoscenza in una stringatezza folgorante e disciplinata, manifestazione della concentrazione della forza e della sua applicazione rapida ed efficace attraverso la parola, attributo sacro del cuore. Certamente i nostri componimenti non sono che terzine in foggia di haiku ma tuttavia l’intento e la lezione dell’haiku restano, divenendo così patrimonio della poesia di tutta la razza...
e per fortuna :)imho.
Quanto al testo specifico di Amina, ma Brava Claudia all’orientale :D L’haiku è perfetto formalmente e coglie il senso proprio della composizione. La natura come compendio e meraviglia, ispiratrice dell’uomo e sua unica maestra. Cmplmnts



 Lorenzo Mullon - 29/03/2015 20:04:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

< e poi caro Gesù Aldo sconosciuto, pensa alle tue di malattie infantili >

 Lorenzo Mullon - 29/03/2015 19:56:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

forse Gesù Aldo Bufalino (terribile darsi un nome posticcio così - commentatore non registrato sotto questo nome) non ha capito
ma forse non mi sono spiegato bene io, e allora chiedo scusa
ho scritto "scherzo eh, bellissimo"
non basta?

poi rimando al libro sui "Beat" della Pivano
in cui spiega che la sillabazione è diversa in Giapponese
e quindi gli haiku occidentali possono benissimo vivere liberi da conte
ma non è una critica ad Amina
che ci sia la "mania" degli haiku non l’ho scritto io per primo su questo sito
ci scherzavo sopra
è una bella mania
a me gli haiku piacciono
e poi il primo haiku che leggo di Amina è una festa

tutto qui
un dramma?
o una provocazione gratuita?

 Franco Bonvini - 29/03/2015 17:30:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Oh gesù.. perchè non ascoltare in silenzio una preghiera?

 Cristina Bizzarri - 29/03/2015 17:17:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Si è obbligati a respirare, sulle montagne. L’aria è più pura, tutto sgorga naturale. Tutto è preghiera. Splendido.

 Gesù Aldo Bufalino - 29/03/2015 16:01:00 [ leggi altri commenti di Gesù Aldo Bufalino » ]

Che delusione, Lorenzo, pensavo davvero fossi diverso, un’anima poeta, un vento liberatorio nella risacca del pensiero, e invece mi cadi sulla conta delle sillabe, facendo la figura dell’allievo che bacchetta il professore su ciò che il maestro ha già da anni metabolizzato e digerito come una conoscenza delle cellule. Naturalmente l’adulto sorride al gesto ingenuo del piccolo, ma si incupisce alla falsante ironia di chi ha mancato la crescita svendendola per arte. Essere sopravvissuto alle tue malattie infantili non ti dà il diritto di dispensare accortezze di sopravvivenza al mondo. Ci siamo impossessati dell’haiku così come i giapponesi hanno fatto propri i dipinti di van Gogh, le opere di Goethe e la quarta di Brahms. Murakami gestiva un jazz club prima di diventare l’immenso scrittore di oggi e il tradizionalismo nipponico è morto più che dignitosamente con Mishima. La “mora” giapponese rappresenta un peso semantico inimmaginabile se riferito alla nostra singola sillaba, ma non dimenticare il significato delle parole. Mora: «nella prosodia latina, la minima unità di misura del ritmo, corrispondente, nella pratica, a una sola sillaba breve» dal dizionario Oli-Devoto. Adoro la bufala, nel significato di mozzarella (ma non sulla pizza, la margherita verace ha il fiordilatte) cruda e con i riflessi bluastri dà il meglio di sé…ma che ne sai tu, dalle tue parti solo distillati, grappa e affini…vorrà dire qualcosa, o no?

L’haiku è semplicemente meraviglioso, come ogni verso della insuperabile Amina…ogni altro commento è superfluo, come lo sarebbe la diciottesima mora…

 Nando - 29/03/2015 14:29:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

La prima impressione alla prima lettura, è quella della tua "diversità": anche nella forma così breve dell’haiku, che tu sembri scegliere, più che per sensibilità poetica personale, per uno squisito senso del "giocare" con chi, anche tra di noi, spesso la elegge a forma di propria espressione di scrittura, non può non emergere la tua grandezza autorale, ché così densi di significato e così belli nella forma, che ogni pur minimo stile con te si magnificentiizza.


 Lorenzo Mullon - 29/03/2015 08:13:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

nooo
pure tu con ’sta mania degli haiku . . .
che delusione
scherzo eh, bellissimo

un’occasione per dire con Fernanda Pivano
che la questione del numero delle sillabe è una bufala clamorosa
non è paragonabile la nostra lingua a quella giapponese
la sillabazione è completamente diversa
me lo faceva notare un frate poeta in Giappone per vent’anni
poi non sarebbero nemmeno sillabe ma more
tutta un’altra cosa
le more migliori sono ovviamente quelle da mangiare
o da farci altre cose

 Lorenzo Ciuccoli - 29/03/2015 03:53:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Ciuccoli » ]

Nuda, come il silenzio.

 Franco Bonvini - 28/03/2015 23:33:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Sulle montagne.. è il posto più vicino a chi la deve ascoltare.

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