Scrivi un commento
al testo di Elsa Paradiso
Casablanca
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Bogart amava la sua Sigaretta. Nella piega amara gli stava incollata a fermo immagine sempre la stessa. Quale dei due ne era schiavo? Il fumo ascendeva, da filo a nuvola chiara spariva in cielo e nel suo cavo tornava. <Evirata> Casablanca era la casa mai l’avrebbe lasciata. La notte velava, sapeva di nebbia e tabacco … e lui nel trench si stringeva all’anima sua di ghiaccio.
|
Sara Cristofori
- 18/03/2015 08:44:00
[ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]
un fermo immagine affascinante...
|
Nando
- 17/03/2015 07:13:00
[ leggi altri commenti di Nando » ]
"Quale dei due ne era schiavo"? Così torna, velato dietro "escamotages immaginifici", segno ancora di grande intelligenza, un tema che, a mio modestissimo parere, sovente "ritrovo" implicato nelle tue poesie (della bellezza "intrigante" della tua scrittura mai ci stancheremo di non metterne in evidenza gli effetti sul lettore) ed è lincomunicabilità dentro la dualità amorosa, pure quando è rivisitata nelle sue pause attraversate dal "parlarsi" dei sensi. Allora, la figura che emerge dalla chiusa, diventa segno eloquente di unalinazione del cuore e glaciale il confinamento isolante di unanima.
Ciao, Elsissima! Sempre dincantevole lettura...
|
Lorenzo Mullon
- 16/03/2015 20:06:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
corrispondenza di amorosi sensi nel tentativo di sciogliere quel cuore di ghiaccio con del fuoco maligno
|
|
|