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La sete del mare

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S’anellano gambe,

d’edera rami,

ambiti peccati

c a r n a l i

attorcigliano

.

Sovrasta

la sete del mare,

ha onde che spaccano il suono.

<Ti viaggio>

<Mi viaggi>

Di lingua e di mani

nella folla dei sensi

nel cammino che sosta

su monti e su valli

oltre ogni sposa

.

Velluto

incorona intarsio di rosa,

dove roco il Pensiero

si fa largo in fessura

fino all’ultimo rigo che vola

…

E un giro di perle nel collo

è il suo liquido dono

 

 cristiana fischer - 15/12/2014 13:56:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

giusto:
il sesso è prima, e prima è la mente, il crinale dell’equilibrio è parlare

 Alessandro Porri - 15/12/2014 12:34:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Porri » ]

Una poesia erotica diretta, chiara, come "secondo me" deve essere un componimento di tal genere; a volte si leggono "cose" che sembrano aver una sorta di timore reverenziale dell’argomento ... ma forse parla di? Ma forse si riferisce a? Se si entra nel mondo erotico lo si deve fare senza se e senza ma ricordandosi che si tratta comunque di poesia e Tu lo hai fatto magistralmente, complimenti.

 Nando - 15/12/2014 11:25:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Di sublime erotismo e raffinata intelligenza "descrittiva", nulla cede alla prosaicità dei sensi, ricongiunti qui in polifonie armoniche, al modo che si congiungono nell’amplesso inarcamento di reni e prostrazione filosofica. La via della chiusa è coniugata per la risposta dello spirito all’amore, si valuti in tal senso l’immagine del collo e le perle che l’adorneranno dall"impeto vitale in tutti i sensi, seme - chi si dona e chi accoglie ridonandosi - che fiorisce in vita o beatitudine della mente, due opzioni che non si contraddicono e possono coabitare felicemente la mente degli amanti.
Ora può apparire una "piaggeria" interpretativa la prostrazione filosofica e sarebbe cero così se vi fossero mancanti gli argomenti che la sostengono ovvero in alternativa non venisse giustificata da un’intuizione, ma in questo caso usciamo dall’imbuto della rischiosità con degli argomenti, certo d’opinione.
L’approccio al tema erotico, all’immagine centrale del suo dispegarsi é esistenziale, quel "viaggiarsi" già sottolineato, con sensibilità tutta femminile, dal commento di Sara, dice molto del desiderio di attraversarsi la materialità dei corpi per approdare, con egual appagamento, al senso di sapersi vivi. D’altronde, l’orizzonte filosofico è quel mare dove nuita o annega la nostra anima (psiche).
Raffinate velature (come ha già scritto Silvia), però con una tempra del detto tutta elsiana, "cruda bellezza nello snudanento delle molte verità. Perciò anche l’eros è una dimensione del viaggio, può presentarsi felice tappa mai meta, poiché appartiene contenuto nella ricerca esistenzia però non può contenerla.
Mi perdonerai le troppe parole?
Ciao, Elsa.

 cristiana fischer - 15/12/2014 11:01:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

prosegui nella tua ricerca di poesia del sesso e della mente, interessante

 Sara Cristofori - 15/12/2014 09:31:00 [ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]

sensualissima senza mai perdere di eleganza, quel "Ti viaggio/ Mi viaggi" è stupendo...

 Silvia De Angelis - 15/12/2014 08:54:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Sensazioni intense ,e impagabili, espresse in un linguaggio poetico ricercato, che rende assai pregiata la tua lirica
Buongiorno a te, Elsa, silvia
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