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’Hacia la libertad’.. tango por los ’desaparecidos.’

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Dedico este escrito a todos aquellos pueblos y a los amigos latinoamericanos que sufren hoy todavía la opresión de una dictadura que les niega la libertad de expresión cultural en la total indiferencia del Papel de los Derechos a la humanidad.


'Hacia la libertad'.. tango por los 'desaparecidos.'

¡Jamás, mi Madres, que no ocurra jamás!
Qué lloréis para la muerte de vuestros hijos
De los difuntos
Aquéllos hijos que han luchado y que todavía luchan
Por un justo vivir
¡Por la libertad!
La tierra les reclama a las Madres que lloran
Qué llaman con su nombre
Las almas de los hijos
Qué vocean por su vida
Qué gritan a las nuevas generaciones la amarga verdad
A los niños natos sin padre
Sin futuro
Cuyo nadie dice pena que los 'desaparecidos'
En los muchos Plaza de Majo de la latina América
Han tenido que sufrir y todavía sufren
¡Jamás, mi Madres, que no ocurra jamás!
Qué tengáis que testimoniar con mucha amargura
La incertidumbre e indefinido ánimo
Del ustedes apenas caminar hacia el futuro
Qué tengáis que reclamar más allá de la mística desacralizadora
Los cuerpos de cuánto han muerto
¡Caídos por la libertad!
Jamás Madres míos que la sangre derramada queda insepulta
Dentro de este 'tango de muerte' que vaga más allá de las notas
De una guitarra que se queja
Dentro del silencio y las mentiras del poder
Ni bajo el látigo del dictador que impone su voluntad
Qué por cuanto un tirano usas su ferocidad
nunca su injusticia se alineará con la justicia de Dios.
El que nos ha hecho inequívocamente iguales
hermanos de los hermanos
¡Para vivir todo en libertad!


Dedico questo scritto a tutti quei popoli e agli amici latinoamericani che ancora oggi soffrono l'oppressione di una dittatura che nega loro la libertà di espressione culturale nella totale indifferenza della Carta dei Diritti dell'umanità.

'Verso la libertà' ..tango per i 'desaparecidos'.

Mai più, Madri mie, che non accada mai più!
Che piangiate per la morte dei vostri figli
Degli scomparsi
Quei figli che hanno lottato e che lottano ancora
Per un giusto vivere
Per la libertà!
La terra reclama alle Madri che piangono
Che chiamano col loro nome
Le anime dei figli
Che strepitano per la loro vita
Che gridano alle nuove generazioni l'amara verità
Ai bambini nati senza padre
Senza futuro
Cui nessuno dice della pena che i 'desaparecidos'
Nelle molte Plaza de Majo della Latino America
Hanno dovuto soffrire e soffrono ancora
Mai più, Madri mie, che non accada mai più!
Che dobbiate testimoniare con tanta amarezza
L'incerto e indefinito coraggio
Del loro camminare a stento verso il futuro
Che dobbiate reclamare oltre la mistica dissacrante
I corpi di quanti sono morti
Caduti per la libertà!
Mai più Madri mie che il sangue versato resti insepolto
Entro questo 'tango di morte' che vaga oltre le note
Di una chitarra che si lagna
Dentro il silenzio e le bugie del potere
Né sotto la sferza del dittatore che impone la sua volontà
Che per quanto un tiranno usi la sua ferocia
la sua ingiustizia mai s'allineerà con la giustizia di Dio.
Colui che ci ha fatti inequivocabilmente uguali
fratelli dei fratelli
Per vivere tutti in libertà!

 Giorgio Mancinelli - 04/11/2014 18:58:00 [ leggi altri commenti di Giorgio Mancinelli » ]

Grazie per i v.i commenti, giusti e giustificati.
Riguardo agli Inti Illimani ricordo di essere stato tra i primi (se non il primo a intervistarli al loro arrivo a Roma da clandestini, ospitati (si fa per dire)rifugiati a Genzano e di averli seguiti per tutto il tempo che hanno passato in Italia. Vedi i miei articoli in questa stessa sezione.

Per rispondere invece sull’attualità del mio intervento, sempre ben accettando il commento rivoltomi, faccio presente che la situazione in America Latina non è cambiata di molto. Se oggi è diversa in Cile, è diventata pesanta in Argentina, in Perù, soprattutto in Venezuela dove amici e parenti mi riferiscono di fatti irripetibili che avvengono nel quotidiano, per cui molti taliani stanno lasciando tutto per fare ritorno senza poter portare via niente di quanto hanno realizzato in quel paese. SOlo che i giornali e le nostre TV non ne parlano per timore delle ricadute economiche e petrolifere.

Tant’è che non ho potuto neppure ringraziarli inviando loro il mio sostegno e la mia solidarietà, seppure con un semplice ma sentito scritto, che ho dedicato loro, per timore che anche via internet possano andare incontro a rappresaglie.

 Glauco Ballantini - 04/11/2014 14:56:00 [ leggi altri commenti di Glauco Ballantini » ]

Atmosfere che mi ricordano gli Inti-Illimani:

Es tu historia que avanza
a la nueva unidad nos lleva.
Chile, por ti juramos
no habrá noche que nos detenga.
¡La patria llama!
vamos con ella
hacia la libertad.

 Nando - 04/11/2014 12:02:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Quando un poeta scrive della libertà violata e della dignità negata, non si può non firmare un ideale "libro degli ospiti", prima ancora e al di là dei suoi versi, non più (nell’immediato della circostanza) "criticati" ma ormai abitati come proprie stanze.

Ciao, Giorgio.

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