Scrivi un commento
al testo di Teresa Nastri
L’Ultima Preghiera
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Il flagello sferza l'alba, e al naufrago nell'attimo irreale urla un antico nome. Il Marinaio annega mormorando "Maa-rii-aaa", ma la pupilla trascina al fondo un volto d'ambra viva, a malapena scorto un giorno in un bordello a Casablanca. (epoca incerta)
|
Lorenzo
- 08/04/2014 15:25:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo » ]
caro Nando, e se avesse invocato sussurrando il nome di Mario? eh, qui ti voglio! legittimo legittimo (è la prima cosa a cui ho pensato leggendo il testo, sincerely) baci, eh
|
Nando
- 08/04/2014 08:10:00
[ leggi altri commenti di Nando » ]
Un dipinto darte, opera di mano ispirata e sapiente, Atterriscono i contrasti, due personaggi senza casa accomunati estranei da uno stesso destino: linvocazione sussurrata del nome di Maria mentre gli occhi, o specchio del cuore, svelano lamore per una prostituta appena vista una volta in un bordello; e la stessa prostituta riflessa, quindi sconfitta, in unimmagine di perfezione. Non ci sono ancora giudizi morali o analisi socio-economiche (eppure implicitamente due condizioni di vita che vorrebbero almeno la giustizia di un riconoscimento delliniquità), cè la rappresentazione della nostra condizione umana (fa pensare la maiuscola del marinaio e la preposione articolata che soprende laddove ci si aspetterebbe del marinaio linvocazione: chi è che invece urla l"antico nome" che lui poi ripete? La tradizione culturale di ciascuno? LInvisibile?).
Ciao Teresa
|
Lorenzo Mullon
- 07/04/2014 21:36:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
non sappiamo quello che si dicono gli occhi, anche perché... per quanto belli, gli occhi non riescono a vedere i sogni... proprio no, impossibile, non vediamo i sogni attraverso gli occhi, ci avete mai pensato ? ma i sogni possono rimbalzare su quelle immagini e rivelare altro, qualche genealogia animica, per esempio
|
Cristina Bizzarri
- 07/04/2014 20:21:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
Impressionante - il realismo duro unito alla suggestione ipnotica delle immagini. Il nome, che accoglie in sé il sacro e il profano - la donna del bordello che viene evocata come salvezza, mostrando che a un punto estremo del sentire non ci sono più differenze, e i distinguo scompaiono. Colpita.
|
|
|