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Scompiglio nel presepe.

Vigile Giuseppe

col bastone intrecciato

al suo paziente patire,

turbata Maria l'Eletta e

curva sul bambino

perchè dal coro ineffabile

degli angeli manca

il Prescelto, l'Atteso

e la stella già si vela

gli occhi intirizzita.

Ma, ecco, giunge

abbagliando le sterili 

colline, Marco dalle ali

candide come la neve

quando abbraccia Betlemme.

Visse abbandonato su una

carrozzina, stremata sotto il suo

carico di sfinimento inconsapevole.

Era, però, figlio di re ed ora 

copre il neonato con le sue 

robuste ali e alimenta

la Stella di luce propria.

Al presepe nulla manca

per la povera gioia dei pastori

ed il belato fragrante

del gregge.

 Paola Fabbri - 02/01/2014 22:33:00 [ leggi altri commenti di Paola Fabbri » ]

Grazie Fiammetta!
Certamente Marco vigila angelico e splendente sul nostro Presepe.

 Marco G.Maggi - 27/12/2013 18:26:00 [ leggi altri commenti di Marco G.Maggi » ]

Mi ha commosso: un’omelia che è un canto alla vita, che dà serenità. Credo fosse questo uno dei motivi che ti hanno spinto a scriverla e credo che hai compiuto la tua "missione" con una dolcezza meravigliosa. Ciao Fiammetta.

 Emanuele Di Marco - 26/12/2013 23:04:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

bella, nel senso più semplice, vero e pieno della parola...

 Loredana Savelli - 26/12/2013 17:54:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Una lettura così lascia scoperta tutta la propria pochezza, l’angelo Marco era tra noi e non ce n’eravamo accorti!

 Maria Musik - 26/12/2013 10:18:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Sai, Fiammetta, qualcuno dirà che è sentimentalismo... invece è realtà. Questa è la più bella omelia di Natale che abbia mai ascoltato.

 Fiammetta Lucattini - 25/12/2013 18:39:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Mi accorgo che su Marco non ho detto nulla. Aveva 16 anni ed era un handicappato gravissimo. Fu accolto dai genitori con un amore indicibile e una disumana pazienza. La mamma all’alba lo ha trovato con lo spirito ormai nell’Oltre, dove ricevono la giusta mercede gli abbandonati dal mondo e dove spero lo pensino i suoi genitori.
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