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Coniugazione

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Non mi riesce proprio

più di vivere, oggi. Atterro.

E a terra il si è un do

e un sì un no.

Vivere.

Voce dolente di un verbo all'infinito

che non si può coniugare.

Nell'indicativo delle mie mani

anche i tempi certi

si fecero incerti.

Non me lo chiedere, Padre.

Non mi riesce proprio

più di vivere, oggi.

Che io sopravviva, forse.

Nel congiuntivo del mio domani. 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Alessandra Ponticelli Conti - 18/10/2013 11:40:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Grazie di cuore, carissimi amici!

 Amina - 16/10/2013 12:30:00 [ leggi altri commenti di Amina » ]

Bellissima Alessandra, mi unisco ai commenti precedenti

Ciao un abbraccio

 Luciana Riommi Baldaccini - 15/10/2013 19:20:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

Il male di vivere che si esprime attraverso un discorso sul linguaggio e sulla coniugazione delle forme verbali (la temporalità): solo la poesia poteva riuscire a tanto.
Ciao Alessandra.

 Cristina Bizzarri - 15/10/2013 18:17:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Riuscire a dare, comunicare e fare poesia come distillato di dolore. Tu, Alessandra, lo fai davvero. Nella luce dell’amore che emerge dal buio.
Vorrei leggerle le tue poesie, tenendole in mano, scritte su carta. Sono splendide.

 Loredana Savelli - 15/10/2013 17:53:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Un amaro gioco di parole con la consapevolezza che vivere non è un gioco, semmai una scommessa coniugata al congiuntivo, il tempo della possibilità.
Eppure sono certa, sottolineo l’indicativo, che il tuo futuro non sarà più amaro.

Ciao Alessandra

 Emilio Capaccio - 15/10/2013 16:09:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

E’ una poesia splendida che coniuga originalità, pathos e forma.
Una delle più belle di questi ultimi tempi che mi è capitato di leggere.

Ciao Ale.

 Cristiana Fischer - 15/10/2013 14:45:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

hai ragione, in effetti solo l’infinito è inconiugabile, nel tempo si svolgono i modi (e nella nostra lingua la metafisica dell’essere ;-))
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