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J’ai longtemps habité sous de vastes portiques
Les houles, en roulant les images des cieux,
C’est là que j’ai vécu dans les voluptés calmes,
Qui me rafraîchissaient le front avec des palmes,
LA VITA ANTERIORE
Lungo tempo abitai sotto arcate maestose Che il sole sopra il mare ogni giorno infocava E cui un lungo corteo di colonne donava Ogni notte l’aspetto di grotte misteriose.
L’onda eterna del cielo l’azzurro rispecchiava E insieme le sue voci cangianti e fragorose Fondeva con gli accordi delle luci armoniose Che l’ora del tramonto ai miei occhi recava.
Là vissi tra emozioni voluttuose e calme Cullato dal fluire di suoni e di parvenze E dagli schiavi nudi, profumati di essenze
Che il viso mi sfioravan con ventagli di palme Ogni istante protesi a inasprire i tormenti Del crudele segreto dei miei giorni languenti.
[ Traduzione di Giorgio Gramolini ]
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