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al testo di Fiammetta Lucattini
Docere docere ... post mortem quid manere?
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Un pugno nello stomaco della mia fantasia. Un soffio di agonia per la mia dignità. Tu non mi sembri scossa e, quasi lietamente, parli e straparli ancora io non ti ascolto più. Se insegnare è il mestiere più bello che ci sia ci salvi il manicomio e incontriamoci là.
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Maria Musik
- 06/06/2009 12:45:00
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Non ci è dato di vedere il raccolto. Possiamo solo guardarci spargere il seme... ed è già tanto. Folli o savi, che importa: hai seminato!
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Loredana Savelli
- 01/06/2009 13:06:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Collega di corsia... e talvolta non so da quale parte sto (se tra i finti sani o i veri "insani"). Simpatico testo.
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E.
- 01/06/2009 12:55:00
[ leggi altri commenti di E. » ]
oh no, no, no: insegnare non è il mestiere più bello, anzi... hai ben espresso le malinconie, le disillusioni, le offese a cui va incontro chi svolge questo delicato mestiere: e lo hai fatto, per lappunto, delicatamente. per fortuna, ci sono anche soddisfazioni...
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