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al testo di Amina Narimi
Il dubbio non vale meno di una preghiera
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Se devo dire un suono non comincia con un moto non si fa trovare nella stanza vuota quando torno dalla sedia nel silenzio che lo segue dal nulla al nulla umano- muore non definitivo se “legato” a qualcosa che diventa Musica nel punto di confine il desiderio dell’opposto la trasparenza udibile dell’altro l’Armonia Da un crescendo al subito Piano. La gioia/ Il dolore che si rubano nel tempo. La pulsazione che continua “fuori” Irrefutabile. In avanti fino alla fuga dalla vista l’ascolto Così Se potessi dire
della passione di un lamento: È la gioia che fa l’erba quando cresce “legata” nel dolore delle foglie sull’addio dell’albero l'Amore per cui vale la pena Vivere Il dubbio di non sapere -il verso- Non vale meno Di Una Tua preghiera
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Ferdinando Battaglia
- 07/07/2013 07:48:00
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Mi scuso per un errore di punteggiatura: ad "interiorità" va il punto e non il punto interrogativo.
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Ferdinando Battaglia
- 07/07/2013 07:45:00
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Un’altra grande e bella poesia, su cui si vorrebbe e dovrebbe dire molto, con la quale, ascoltandola con l’orecchio interiore, si potrebbe addirittura "vivere" l’esperienza della propria interiorità? E’, a mio avviso, non solo una grande poesia, ma rivela molto del "mare dentro" della Poetessa autrice, poiché si scrive così solo se al talento tecnico si sposa il dono, che direi divino, di un profondo ascolto di tutto ciò che intorno e dentro di sé parla, insieme all’ispirazione, elemento non spiegabile razionalmente ma che trasforma un’opera in arte. Mi fermo qui, con una postilla: "la trasparenza udibile dell’altro", un verso d’antologia, a mio avviso un gioiello poetico. Se fossi un discepolo del Buddhismo zen, lo potrei definire il parlato di un maestro. Ciao Amina e scusami le troppe e inadeguate parole.
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Amleto Bene
- 07/07/2013 01:33:00
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Dubbio è Vita. Come il san Tommaso di Wilde, mosso a predicare dal dubbio anziché dalla certezza. Bella, spezzata come un sospiro.
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