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al testo di Giorgio Mancinelli
Perch, se sei mare?
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Perché, se sei mare? (ad Angela Caccia)
Mi parli di semi germogliati di sole Speranze vaghe, artati dubbi della tua mente Pensieri di ieri che non hanno più ragione d’essere Ambiguità di donna Che vorrebbe essere ‘altra’ Di frustrazioni che non sai accettare Perché, se nella tua natura ti è dato D’essere una sol cosa con questo universo mondo (?)
Mi parli d’amore recondito e improvviso Per tutte le cose che ci girano attorno Che non ti appartengono, che non ci appartengono Che siamo chiamati ad amare senza possesso Per tacerne l’essenza ch’è in loro, ch’è già nostra Ne aspiri l'intenso profumo Ne rimproveri l’assenza come un lascito Che ti fa orfana di cosa (?)
Mi parli di luoghi vissuti Paesaggi, campagne, piccoli borghi del cuore Dove ti rifugi in cerca di una felicità arcana Insania vissuta amaramente, nell’insoddisfazione Che ti dilania d’aver fatto tutto, d’aver dato tutto Ciò che ti resta Sono parole, pagine bianche che vai riempiendo Di dissapori d’amore, come di neve (?)
E assai poco mi parli di te Dei sentimenti che nutri in albagia Nei vacui momenti in cui l’ambizione ti assale E ti contorce ‘feroce’ come arbusto d’ulivo Che affonda le sue radici alla roccia E che ti trattiene quando vorresti andare Nel vento dei giorni che ti restano Nel fruscio che si spegne lontano (?)
Eppure mi parli di risacca che si appropinqua alla riva Di porti e di coste, di un veleggiare sognato e forse Mai intrapreso Di barche che affrontano le onde impetuose E flutti gorgheggianti, impari nel ‘canto piano’ della vita Che d’affrontare domandano quell’ultimo scoglio Tenaci nel dire: 'io sono' sì, l’incoerenza Di un esistere che di volare anela (?) Perché, se sei mare d'acque condivise tumultuoso e incontenibile ?
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Giorgio Mancinelli
- 01/05/2013 03:47:00
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Semplicemente, grazie con affettuoso trasporto. Giorgio
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Ferdinando Battaglia
- 29/04/2013 19:00:00
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Bello il canto e il controcanto; indirettametne, un filaile omaggio la dono della parola.
Un saluto ad entrambi i poeti (mi perdoni la poetessa la declinazione al maschile).
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Angela Caccia
- 29/04/2013 06:35:00
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Se nella tua natura ti è dato (A Giorgio Mancinelli)
Ciò che mi è stato dato crebbe albero e libero in me né chioma rinnegò mai radice.
Se volto dietro il capo scorgo una via maestra non ammassi di passato ma impasto di vita impasto di risa e pianto - … tutti figli unici In questo gioco a tempo gioco ad incastro-.
“E assai poco mi parli di te Dei sentimenti che nutri in albagia”
Nei miei versi una domanda aperta la coscienza dilatata ogni risposta è grazia e sa di alba
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Luciana Riommi Baldaccini
- 28/04/2013 19:49:00
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"io sono sì, l’incoerenza / Di un esistere che di volare anela.": ha ragione Loredana, parli allAnima, quella parte di noi mai soddisfatta, mai "sazia", mai doma, che continua a sospingere, con la sua mancanza, il nostro de-siderio dAltro e dellaltro.
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Loredana Savelli
- 28/04/2013 17:27:00
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Bella, parla allanima con grande semplicità. Ciao!
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