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Le ali di Narciso

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Stanza di polverosa luce, ombre

accalcate tra stremati oggetti

piangono arie tristi, senza denti:

contano quando, brillante ancora

il giorno e senza fine, scivolavi

la sera in uno specchio - pensavi

strade sconfinate - se calpestando

aperte crepe o in dolorose forre

già cadendo - raggiavi una sorgiva

fonte, tua gioia e tua ventura.

 

Eri sorriso mutilato e vago,

frumento offerto sulla pietra, 

altare in dono eccelso per gli dèi.

Crisalide in teca di salvezza 

con ali già mozzate per il volo -

bagnavi le fiamme di silenzio,

tingevi trompe l'œil sul tuo viso.

 

Tuffarti verso il basso

nel ventre delle cose,

raccogliere conchiglie

nel cuore della terra -

riemergere te stessa

nel cavo della mano.

 

Ti chiama ancora l'eco,

la voce del tuo dio -

rispondi alla sua bocca.

 

 

 

 Cristina Bizzarri - 15/04/2013 11:20:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Dalle vostre "bisacce" (bello, Fiammetta) estraggo parole, le mangio: hanno un ottimo gusto, saporito e energizzante!
;-)

 Fiammetta Lucattini - 15/04/2013 09:19:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Dal momento che sai così raffinatamente parlare di una sofferenta psichica, quale altro aggettivo posso tirare fuori dalla mia bisaccia, se non sorprendente? Un caro saluto.

 Giovanni Baldaccini - 15/04/2013 01:55:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Alcune immagini molto efficaci e di notevole bellezza come quella dello specchio o del tuffarsi nella terra. E’ stato un piacere leggerla.
Ciao Cri, buona notte.

 Amina Narimi - 15/04/2013 00:26:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Mi viene ancora l’antica commozione di quando credevo la felicità solo in salita...

E’ bellissima, come quella foglia che felice cade

 Cristiana Fischer - 14/04/2013 22:52:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

"Tuffarti verso il basso" scrivi, ma molte parole invece sono di ascesa: ali, raggiavi, eccelso, volo, e "Ti chiama ancora l’eco/la voce del tuo dio" non certo dal basso. Volo, caduta, emersione, una parabola.

 Luciana Riommi Baldaccini - 14/04/2013 21:07:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

La sofferenza della disillusione... profonda e amara, e tuttavia per sempre fonte inesauribile di creazione. Questo penso dei nostri dolori più intimi e veri.
Ciao Cristina

 Emilio Capaccio - 14/04/2013 20:13:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

Canto solenne e vitale in disgiunzione con lo spirito: ti smarrisci e depone, la scia delle tue parole, ai lunghi bagliori di un tempo che aleggia sospeso e misterioso, un tempo di poètes maudits.

Ciao.

 Cristina Bizzarri - 14/04/2013 19:59:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Ecco Loredana. Era partita ma non era ancora pronta! Sì,è una storia. La storia di un’esperienza, di una sofferenza psichica raccontata simbolicamente.
Ciao!

 Loredana Savelli - 14/04/2013 19:46:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

"Vedo" una persona che sta allontanandosi dal suo corpo (o forse da un’immagine di se stesa andata in frantumi) e, vicino, il tuo sguardo amorevole e pietoso. Non so se stia lavorando di fantasia, non so se tu stia parlando a te stessa. La poesia comunica un’accorata sofferenza.
Ciao!!!

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