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venuti d’ansia i miei alterni
alla bassa terra
grigiamente d’acque torbide
incanti e sventri ventri - tu
spuri vita e inerme inverbi,
per devote forme e per bellezza,
giustizia
- che solinga sappia avere o non avere
questa parte è solo storica
recitante - io me ne frego
godendo del tuo riverbero d’amore.
eccepita-mente denutrita
la coscienza, me ne frego
di tutto il dopo-niente.

(...quell’idea di sé stesso persa
amara e ritrovata buiamente fornica
un po’ di orrida sofferenza e può.
...quel piagnucolio da vacillo
in discesa che sfinì la parola
a costole fluttuanti, tenute in braccio...
...quel cauto furto quotidiano
ossa al tempo e in tempo discolora...)

ecco. ogni giorno
morte m’invecchia.
si scappa dalla vita ancora sobri?
no. si. no.
tu falci nero quel sentore
di purezza nell’indecente rivolo di sangue
dal mio labbro
un po’ morso e ribaciato
batti luce,
spentamente rossa d’ogni mare
accendi amando ancora.

 Loredana Savelli - 06/02/2013 14:38:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Tormento e ansia nonostante il "me ne frego". Anche io rimango stupita, come dice Cristiana, dalla carnalità dei tuoi versi.
Ciao!

 Loredana Savelli - 06/02/2013 14:30:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Tormento e ansia nonostante il "me ne frego". Anche io rimango stupita, come dice Cristiana, dalla carnalità dei tuoi versi.
Ciao!

 Cristiana Fischer - 06/02/2013 11:22:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

mi stupisce la tua capacità di materiare i pensieri di carne di terra di umori istintivi da descrivere ancora più che da spiegare o interpretare, e si sente il tuo lavoro!

 Ferdinando Battaglia - 05/02/2013 13:25:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

A mio avviso, di notevole scrittura; occorre rileggerla ancora per apprezzarne sempre più sia la ricchezza lessicale, sia le possibili interpetazioni. Certo mi piacerebbe leggerla come l’"eloquio della incomunicabilità", dove la corporeità della "parola" è svuotata di relazione e rimane solamente "strumento".

Ciao Teresa

  cristina bizzarri - 04/02/2013 21:57:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Lo sguardo da dantro, da oltre. Irridente e vero nella sua pienezza. Acrobaticamente intensa questa tua Teresa. Tua.



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