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a dividerci furono le catene

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non noi, non noi.

 

Fu la paura che rideva,

per quanto era tanta.

 

sentivamo ancora

l'urlo delle molotov

 

togliemmo il pigiama a quella notte.

Poi le lavammo la faccia.

 

fu allora che ti guardai,

seduto

vicino ai nostri compagni,

 

mentre versavi da bere.

 

Bourbon e rum

Tirarono fuori nuovi pensieri,

 

E poi sopra i tavoli,

tutti assieme con barbara ann.

 

nessuno sentì le sirene.

 

dove sarai ora ?

ti vedo: avrai una famiglia,

una moglie che penserà a te.

 

sai,

io invece resisto poco,

basta un bicchiere soltanto

 

per cadere tra le braccia

di chi neanche conosco.

Ecco:

 

anche domani aprirò gli occhi

Per intuire dove mi trovo.

è così che ormai faccio da sempre.

 

Ci fossi riuscita mai.

 

 Franca Alaimo - 03/02/2013 23:26:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Una poesia drammatica, dal ritmo narrativo. La guerra, l’alcool per non pensarci e tutto il resto. Però una volta finita, la guerra può restare dentro, come incapacità di riconoscere-riconoscersi. Bella.

 Carla de Falco - 03/02/2013 19:59:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

Una poesia che dipingendo narra. Bella.

 Ferdinando Battaglia - 03/02/2013 19:18:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Una scrittura che incanta.

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