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Siam qui … tra crespe e buie insurrezioni di vento Voglio silenzio sazio … Alberi luminosi grigio E in questa torpidità che muovono i sentimenti più confusi drogati di valenze stringenti . DELIRANTI SCOMPENSI. Nevischi d'imprudenze e illogicità fumanti. Ho il cuore insabbiato. Voci interiori dimenticate si diramano nell’inverno infestato del sole più nero. E parlerò di me e parlerò di te. Dei nostri corpi incrociati danzanti tra atomi di ossigeno pericolanti. Hanno distrutto i nostri sogni; libellule moribonde di una gioventù bruciata. Gioventù nascosta. Io non so spiegarmi.

 Franca Alaimo - 15/01/2013 16:03:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Un urlo dolente che non sopporta la brevità dei versi e sconfina nel pieno della prosa, ma, se prosa è all’apparenza, essa trattiene il ritmo della poesia, martellata com’è di molte rime interne o, meglio, interiori, perché Ada sta facendo luce su una sensazione profonda di disagio, celebra la danza del corpo e dell’ anima attorno al proprio fuoco come libellule attratte dalla luce, ma destinate a bruciarsi; così come le sembra sia la sua stessa giovinezza, la giovinezza tutta di questo nostro tempo.

 Loredana Savelli - 14/01/2013 22:19:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Di grande efficacia. Mi colpisce molto.

 Domenico Morana - 14/01/2013 19:28:00 [ leggi altri commenti di Domenico Morana » ]

Qui Ada rivolta come un guanto l’assunto di Baudelaire che ci sia una certa gloria nel non esser compresi. E siamo responsabili noi lettori, allora, perché, se non in gloria, sia salva la sua poesia nel nostro non capire. Quando un poeta s’offre così si può solo sfiorare per un istante. Che ognuno poi rischiari quella risonante tenebra, se vuole, col lume della sua candela ...

 Cristiana Fischer - 14/01/2013 17:43:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

in realtà ti stai spiegando...

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