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Le benefiche linee telefoniche
a te mi legano, cara Lina,
in una Roma svogliatamente 
svuotata dall'alba
che preannuncia più crudeli vampe
fino ad un tramonto
ogni giorno invocato, venerato
come un idolo alla moda.
Non risparmiandomi il tuo affetto,
ti racconto di Egle, ridestata nel cielo
a venti mesi, da voci
sorridenti e di Mattia ed Elisa,
piccoli crocifissi che ancora 
pendono sulla terra, inatta ormai 
a contenere dolori e dolore.
Poiché sovrabbondi di prove
non pesa sulle tue magre
spalle una pietà sincera
fuori copione. 

 Cristiana Fischer - 18/08/2012 18:04:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

Com’è sobrio questo chiamarsi, così è tremendo il contenuto del messaggio. E’ il contrasto tra la "normalità" del tono e il resoconto lancinante che lascia sospesi e senza parole.

 Ferdinando Battaglia - 18/08/2012 07:48:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Sembra una bella scultura d’amore fraterno impressa nel marmo.

Un saluto anche a Pietro.

 cristina bizzarri - 17/08/2012 21:41:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Bello il tuo dialogo con Lina, attraverso un benefico, pietoso filo. E quanto dolore emerge, quasi placato nella sera.
( è Caravaggio vero nella tua nuova immagine? o mi sbaglio?)

 Luciana Riommi Baldaccini - 17/08/2012 13:11:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

Struggente e amara. Bellissima.

 Loredana Savelli - 17/08/2012 13:01:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

In silenziosa contemplazione di tanto dolore che il calore spetatamente spalma sul deserto della città.
Un abbraccio.

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