LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Redazione LaRecherche.it
Romito quel giorno e quel grido - inedito

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Nella scalata alla perplessità

dell'innocenza che rinnova

la filigrana della storta ora

si staccano dai pioli gli scalini

e il piede si rincorre retrostante.

 

Gli anni si sciolgono come dolori

che vanno e vengono ma il piede

corre avanti e non si ferma dietro

piuttosto incespica antistante.

 

Sono le stanze della delusione

che ti riportano a note e canzoni

che spezzano il travaglio della sera

mentre i capelli imbiancano là accanto

ad un bicchiere di vino annacquato.

 

Gli Inti Illimani ascolto ancora al grido

del popolo unito che mai sarà vencido

ma resta romito quel giorno e quel grido

ormai chi vince è sempre e solo l'individuo.


 Roberto Perrino - 25/08/2012 18:20:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

molto bella questa composizione, procede quasi seguendo l’incespicare equilibrato di quel piede. un filo malinconico segna l’ineluttabilità delle immagini, del crescere, del tempo che passa, ben terminato nei versi finali, la cui pennellata ironica conclude degnamente la strofa e la poesia.

 Franca Alaimo - 23/08/2012 17:59:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Un testo ben costruito, sostenuto da un suo ritmo interno che scandisce il tempo con il passo dolente della memoria degli ideali traditi. E’un passo stanco in contrasto con il fervore di una musica al servizio dell’ideologia che ha alimentato i sogni di una generazione, lo so bene anch’io. Perché quel sogno ci sia scappato di mano, perché sia uscito fuori questo tipo di società così piatta ed omologata, è una vecchia questione che è stata più volte dibattuta.
Ma "il così è" non deve smorzare la denuncia, non deve, soprattutto, lasciare nudi e senza sotegno i giovani d’oggi, così come sono: è questo lo scandalo maggiore.

 Loredana Savelli - 21/08/2012 00:16:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

E’ una poesia molto amara. Quasi un’invettiva, se non fosse per il tono rassegnato.
Freddamente analizza i sintomi di una delusione di proporzioni storiche, resoconto finale di un’epoca che sembra aver distrutto ogni innocenza e ogni fede nella fratellanza. L’ultimo verso è definitivo nel decretare il trionfo dell’individualismo. Accorato risulta il riferimento all’inno degli Inti-Illimani, a ciò che esso rappresenta in rapporto all’anima di un popolo, e questo a me pare il culmine emotivo della poesia.
Poesia sociale, elegante e sobria, che fa riflettere e nello stesso tempo scuote. Perché ciò che vede un Poeta, quasi sempre è oltre la storia. Va meditato.

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.