LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Pietro Menditto
La casa

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

                                                                                                                              AUmberto Saba 

La casa                                                                                 

 

Ti diventa familiare

una casa che ti è

due volte estranea

perché casa tua non è.

 

Un altro crede possederla

che mensilmente riceve

la testa del tuo stipendio

e alla fine quel risentimento

che prova il conduttore

finisci per non considerarlo

più solo come un dispendio.

 

Accampati, un po’ nomadi

senti te,  i rassegnati famigliari

e l’affetto che non guarda

clausole e contratti cresciuto

è negli anni a dismisura.

Riconosci il dentro e il fuori

vecchi amici, crepe nei muri,

tra gli embrici umili steli di natura.

 

Anche la paura dopo un po’

è svanita dello sfratto

e da quella ti accorgi ormai

d’esserti lontanato, distratto.

 

O dimora imprevista

che trovai in un giorno

di sole glorioso, all’ultimo

piano del nostro destino

come scrissi alla gente altrove

in essa ho sentito e sento

anch’esso estraneo per dolore

ma come egli stesso indigente

t’ama fratello trepido l’amore.


(riproposta) 


 pietromenditto - 22/03/2012 19:24:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Grazie Domenico.

 Domenico Morana - 22/03/2012 19:21:00 [ leggi altri commenti di Domenico Morana » ]

Sempre gradita riproposta, Pietro. Spero in un giorno non lontano di farti visita in quell’ultimo piano... Uh, m’è scappata la rima e s’è scassata la chitarrina...
Ciao, ti abbraccio

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.