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al testo di cristina bizzarri
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Ma non avete visto, amici, il taglio che intercede presso il vento come lo sguardo ancora vuoto di Maria - lo specchio d'aria che le porge in mano il Messaggero, volti gli occhi in alto dove non c'è che l'eco del suo giglio di luce bianca a scendere nel mondo? Non sono più vestiti i vostri nomi dal sigillo che li imprigionava - poveri involti che l'uso immiseriva dal tramonto all'alba , riti di sangue, orrore dei sigilli della mente - ora che il mito schiude la vulva vellutata al polline che affonda - come vergine mattino che geme al nuovo annuncio palpitando: c'è un nuovo essere nel mondo, è l'Io fanciulla che è germogliato. Ma non avete visto, amici, il taglio?
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