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al testo di Giovanni Degli Esposti
Alla fine del viaggio
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Grumo d’affaticato andare brusio di motore nella testa alito caldo d’aria impura nero selciato frantumato di bianchi disegni sporchi abbacinare d’un sole calante rivestito d’ormai moribondi raggi viaggio concluso. Corpo stanco anima annullata dall’opaca consunzione di questo inutile cammino.
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Censa Cucco
- 22/01/2012 14:42:00
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hai fatto un giro in moto e ti sei stancato? sto scherzando! il cammino non è mai inutile caro è il senso del nostro pellegrinaggio, non larrivo, ma il cammino anche quando siamo stanchi... il cammino è esperienza fino in fondo.
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Alessandro Mariani
- 21/01/2012 22:44:00
[ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]
Mi piace molto la cura che metti nella composizione del verso. La scelta della mancanza di punteggiatura apre la tua poesia a molte interpretazioni. Mi sembra che lassenza deliberata di punti, virgole e altro, richieda al lettore più attenzione e, soprattutto, la capacità di interagire con il testo.
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Nando
- 21/01/2012 16:04:00
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Dare voce al suono silenzioso della notte, è il sogno di un poeta; già in ciò, è la liberazione del giorno.
Ciao Giovanni
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Teresa Milioto
- 21/01/2012 12:40:00
[ leggi altri commenti di Teresa Milioto » ]
E molto bella: è tristezza e amarezza lavvicendarsi alla fine. Ma che sia inutile cammino solo Natura potrà dire. Un caro saluto a Giovanni e alle sue poesie.
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cristina bizzarri
- 21/01/2012 11:48:00
[ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]
Caro Giovanni, ci si sente piccoli leggendo questo grido sommesso. Vorrei avere parole, risposte. Non ne ho altre che il ribadire la tua invocazione, che resta aperta. Forse "Mistero" può aprirci alla ricerca, ma sono di nuovo parole. Non si può non volerti bene.
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