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DAP

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Ti infliggi ferite rossastre

                                      Si aprono crepe sui muri

Tatuando il tuo dolore

                                      Compaiono intraducibili graffiti

Oltre la pelle sottile

                                      Sul fragile intonaco delle pareti

Profani il tuo corpo

                                      La mia casa si popola dei tuoi fantasmi

Manifesto ambulante

                                      Scricchiolano e gemono le cornici

Del DAP.

                                      Che incarcerano la tua immagine bambina.


 Salvatore Violante - 14/10/2011 13:26:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Violante » ]

Cara Maria,
non ce l’ho fatta ad evitare il commento. Poteva apparire assenza negligente. La tua poesia è quella che è:un urlo, un modo di graffiare l’aria, uno strumento per esorcizzare le ferite che più bruciano. E’ vero le paure vestono la modernità privata e pubblica e si addobbano di potenzialità infinite e nuotano in oceani di indifferenza. Io mi sono convinto che vivere non consiste nel cercare una felicità possibile ma nel resistere ad una certa voglia che è latente in ciascuno di noi. Ciascuno di noi sente di essere creditore, di avere diritto ad un’esistenza più agevole. Ma questa non dipende solo da noi. Nasce così una coscienza d’impotenza. Può perciò maturare la voglia di farla finita in qualche modo per navigare in acque più tranquille. Chi sà, forse le paure aiutano a stare in guardia, a difenderci, fondamentalmente, da noi stessi. Forza cara amica.

 Nando - 13/10/2011 17:57:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

A questo punto, Maria, non sapre dire se, pur nel dramma cui hai dato espressione artistica, sia più intensamente "bello" il testo o il tuo ultimo commento allo stesso. Certo è che, tra i mali che colpiscono l’essere umano, quello psicologico e mentale è forse il più "
terribile, poiché sembra incidere alle radici stesse della persona.

Un caro saluto

 Maria Musik - 13/10/2011 15:18:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Ha ragione Lorenzo. Viviamo immersi nella parura, nelle paure, siano esse le nostre o quelle di chi vive con noi. La stereofonia avvertita da Loredana è il mezzo con il quale ho voluto raccontare poeticamente il vissuto di chi è malato e di chi condivide con il malato i medesimi spazi. Non è, però, l’espressione di una scelta: non esiste una parte da cui stare, benchè permangano i comportamenti dettati dai ruoli. La paura ed i suoi devastanti effetti, possiede la persona ed infesta la casa. Si attacca alle pareti, se ne respira l’odore, cambia il sapore di ciò che mangi e bevi. La comunicazione, in qualsiasi forma veicolata, è un valido esorcismo. Anche in questo caso, la scrittura è terapeutica ma vorrei fosse anche denuncia dell’abbandono al quale sono lasciate le famiglie in cui, a qualsiasi titolo e per qualsiasi motivo, alligna il disagio psicologico e/o mentale. Questa "civiltà" dell’abbandono sta generando mostri impensabili: l’assenza di solidarietà è nefasta quanto e più del sonno della ragione, di cui, comunque, è figlia.

 Lorenzo Mullon - 13/10/2011 11:06:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Qualcosa di invalidante, l’attacco di panico, bellissimo e doloroso racconto poetico! Viviamo immersi nella paura, nemmeno ce ne accorgiamo, un po’ ne sono uscito riconoscendolo, quando ti immergi nel terrore, ti immergi consapevolmente, forse è meno spaventoso

 Maria Musik - 12/10/2011 20:51:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Giusto, Andrea. E grazie a te ed a Loredana per la lettura.

 Andrea Piccinelli - 12/10/2011 12:12:00 [ leggi altri commenti di Andrea Piccinelli » ]

Forse DAP sta per Disturbi da Attacchi di Panico?
Bellissima poesia!

 Loredana Savelli - 12/10/2011 11:18:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Questa stereofonia differita mi pare di sentirla e mi disorienta come fosse un’allucinazione.
Hai reso molto bene, Maria, lo sdoppiamento dei sentimenti e dei ruoli, la lacerazione che ci provoca il "dover" scegliere da che parte stare...
(soltanto non ho capito la sigla DAP)
Ciao!!

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