:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Marina Pacifici
Mala tempora currunt

Sei nella sezione Commenti
 

 Domenico Morana - 18/08/2011 11:54:00 [ leggi altri commenti di Domenico Morana » ]

Marina, è la tua prima poesia che commento, mi provo a fare il gheppio fottivento librato immobile in figura di Spirito Santo sulla poesia italiana del secolo scorso. E vedo solo pascoli, pascoli interminabili popolati di fanciulli e fiori e uccelli e miti e poeti, poeti (almeno dieci) che si chiamano tutti Giovanni Pascoli. Oltre è desolazione e grande, grandissima, stanca poesia di meravigliosi traduttori, ma non riguarda più il genio della lingua italiana. Alta sulle pianure di fine secolo svetta la torretta fatata in cui s’estinse l’alingua (in senso lacaniano) di Carmelo Bene, che dei poeti italiani novecenteschi amò Dino Campana, il non pascoliano non figlio rachitico di Giovanni Pascoli.
Alle Myricae, dunque, ai Canti di Castelvecchio, ai Conviviali e ai Poemetti! Ci si affretti per saper quel che fu la poesia di cui l’Italietta (una volta tanto quella lettrice erede spendacciona, non quella critica, semmai splendidamente ispirata dal furore filologico pascoliano) non fu mai realmente all’altezza.
Grazie per i tuoi bei versi.
Vado subito a rileggere, come si deve, le Canzoni di Re Enzio.
Un abbraccio
Domenico