Ferdinando Battaglia
- 21/05/2023 19:10:00
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Lattrattiva della produzione poetica a "tema" religioso di Fiammetta Lucatttini, trova la sua chiave di volta nel "Cantico dei Cantici", dove lesperienza interiore della fede, non solo trasfigura il dato di realtà, ma riverbera da sé la verità ontologica dellAmore, seppure declinata nei colori creaturali dellOpera Divina nellUmano, sì da epifanizzarne. Il principio e la destinazione; in questa prospettiva, mistica per radice e fioritura ovvero nella tangibilità mistica dellesperienza di Dio che unanima può vivere nel mondo, tutto ciò che attornia lamante di Dio - "lodore delle macchine" -, tutto ciò che investe lAmato divengomo le vie perché si trascenda il contingente, si oltrepassi loscurità di quellAbbandono, fino a far diventare ogni "bacio di Giuda", ogni parimento, ogni delusione, ogni violenza sullinnocente (non scava la prova nel credente labisso del dubbio e il sentimento sepolcrale del tradimento di Dio?) icona lucente - il paradosso cristiano - quella "crudele tenerezza", sicché nellamplesso mistico proprio alla nuzialtà relazionale che lanima vive con il suo Dio, lodore di unofficina meccanica, il reparto ospedaliero di una rianimazione, le tante "crocifissioni" fisiche e morali che nella vita sinprimono in noi come stimmati del cuore, aprono nelle profondità dello spirito umano le traboccanti sorgenti dellAmore. Infine un altro pregio della nostra poetessa "cantatrice" della Croce" sono la precisione e lessenzialità del verso: un perfetto equilibrio in cui la forma e la qualità e quantità del vocabolario utilizzato sorreggono perfettamente il dettato poetico che traluce dalla filigrana dei versi.
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