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Commenti al testo di Klara Rubino
Ragno Covid

Sei nella sezione Commenti
 

 Salvatore Pizzo - 06/03/2020 18:07:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

E’paradosale che, nel tempo in cui, il movimento narrato è così fulmineo, addirittura da farsi in tempo reale, che si oblii il fatto che il movimento esiste e non appartenga soltanto a noi, come caraterizante specificità. Bensì è carateristica di tuti gli organismi che si possano dire viventi, come anche per quelli che si dicano non viventi. Dunque anche un virus è capace di movimento. Oltre che capace, è in grado di armonizarlo con la nostra andatura: lenti noi, lento anche lui; VELOCI NOI, VELOCISSIMO ANCHE LUI. vIAGGIA A BORDO DI AEREI, A BORDO DI TRENI, DI NAVI DA CROCIERA... Siccome l’ego porta alla rimozione, ecco che ci si dimentica proprio del movimento altrui.E se ne ha paura, quando ci si scopre a vivere immersi nella natura, anche quando questa ci appare soltanto virtuale. Oppure, atraverso i fili densi di una ragnatela, ci faccia emergere nella mente tute quelle paure ormai consegnate ad un pasato atavico, prima ancora che arcaico ed ancestrale.
Grazie per questi versi che molto ispirano e tanto inducono a riflessioni su questa situazione odierna così straniante per quanto surreale.
Ciao

 Klara Rubino - 05/03/2020 16:35:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Ciao Giulia, Ciao Gianni, ben ritrovati ad entrambi!
La situazione in cui ci troviamo è difficile, ho voluto tirare fuori una minima parte di quello che ho dentro, non per offrire soluzioni o suggerimenti a nessuno, ma perché mi manca il contatto umano, sociale, il considerare la natura una madre Gaia,soprattutto.
Sono preoccupata anche per i risvolti psicologici sui bambini, i quali stanno subendo delle limitazioni estreme, da un giorno all’altro, per motivazioni che fanno fatica a comprendere e che noi facciamo fatica a spiegare con un senso di rassicurante certezza.
Nella mia infanzia non mi è mai capitato qualcosa di simile: dover interrompere scuola, sport e limitare i contatti con gli amici al massimo, per un qualche pericoloso virus che potrebbe portarsi via qualcuno di caro, ma più fragile.
C’è bisogno di condividere, questo lo posso dire, di confrontarci, in qualche modo riprenderci la mano, come metafora di reciproca fiducia.
Un saluto affettuoso!

 Giulia Bellucci - 04/03/2020 21:43:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

La ragnatela dell’ignoranza, della diffidenza, causate sempre da quell’essere fragili e, mentre in genere lo dimentichiamo, in tali circostanze riemerge e tenta di trasformarsi in un irragionevole uragano. Per fortuna i bambini sono esenti da tutto ciò.
Concordo con Gianni Vavassori.
Ti saluto Klara però a 2 m di distanza minimo.

 Gianni Vavassori - 04/03/2020 17:41:00 [ leggi altri commenti di Gianni Vavassori » ]

Bella poesia,attuale e ottimo finale. Ciao