Salvatore Pizzo
- 21/01/2020 17:40:00
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Che bella! Di una luminosità che, dalla chiusa, si propaga allindietro, illuminando quanto già letto, con un piacere dai colori indicibili... Complimenti
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Dedalus
- 20/01/2020 19:39:00
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Nel leggere questa lirica sintetica oltre ogni dire ho una sensazione come se la poetessa abitasse in uno spazio stranamente concavo in cui lasse prospettico porta ad immagini che si deformano. Lei si lascia spingere, insieme a foglie che metaforicamente rappresentano la fugacità della vita, da un vento, il tempo che scorre, ed in questo tran tran vediamo la sua invocazione che come lo scoccar di una saetta la fa divenir luce nel buio che la circonda. Bella.
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