:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Loredana Savelli
Deve essere inverno

Sei nella sezione Commenti
 

 Fiammetta Lucattini - 26/01/2017 10:44:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Un delicato, preciso elogio del quotidiano fonte della nostra armonia con gli altri e con il creato.
Brava, Lory!

 Loredana Savelli - 18/01/2017 21:01:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Grazie, siete molto generosi e profondi.

 Nando - 18/01/2017 20:46:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

"Una grazia naturalmente sparsa": ma a noi non basta, non ci appaga, noi aneliamo ad un sovrannaturale di primordiale intuizione prima che di indottrinamento religioso o culturale; per noi, "naturalmente" è inverno e solo un accenno di ruga, pur sempre un’eco del vigore di vita, l’assenza della parola "parlante" ed è l’inverno poetico dello spirito umano.

Ciao, Lory

 Emilia filocamo - 18/01/2017 07:46:00 [ leggi altri commenti di Emilia filocamo » ]

Che bella, soprattutto il finale.

 Loredana Savelli - 18/01/2017 07:25:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Grazie, Laura e Alberto!

 Loredana Savelli - 18/01/2017 07:21:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Grazie.
Ad Auro: ho rivisto, riflettendo sulle tue osservazioni, di cui ti ringrazio.

 Alberto Becca - 18/01/2017 07:21:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Tutto il testo discende ed è dipendente dal "DEVE" che appare come un comnando, un obbligo, una spada di Damocle pendente ul genere umano: oggi deve essere Mercoledi’, al giorno deve far seguito la notte, il gelo deve accompagnare questa stagione alla quale deve far s eguito la Primavera: ma tutto viene stravolto (o capovolto) dalla infinita variabilità del creato e dalle sconfinate varianti del "creatore" il quale trasforma il "normale" in anormale "unico ed irripetibile" e rende i "vaghi echi" suoni, note musicali, sinfonie che superano le "intenzioni di parola" e possono dare un senso ad ogni quotidianità. Il mio augurio (che è anche una speranza, per tutti) è di riuscire a captare, a sentire questi echi musicali (anche se sono "in sordina"..)

 Auro d’Arcola - 17/01/2017 17:25:00 [ leggi altri commenti di Auro d’Arcola » ]

Un’ottima poesia, come di consueto. Meraviglia, comunque, da un’autrice di tale spessore l’eccessiva aggettivazione presente nel testo (quasi ogni verso. Un’ingenuità inattesa.

 Laura Turra - 17/01/2017 16:09:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Una stagione muta, dove la normalità è l’assenza o solo una impercettibile presenza. In attesa di una grazia conclamata.
Mi è piaciuta moltissimo, Loredana!