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Commenti al testo di Franca Colozzo
Tolleranza - Tolerance

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 Franca Colozzo - 19/11/2020 23:47:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Ti ringrazio del passaggio e concordo con te sulla tolleranza nulla o opportunistica dei nostri tempi. Dopo il tuo commento lungo ed esaustivo, aggiungo solo che sarebbe veramente auspicabile che la nostra società fosse più tollerante verso i più deboli, le minoranze e quanti soffrono. Alzare barriere, oggi più che mai, non rappresenta un rimedio. Dalla solidarietà può nascere veramente una società più equa ed umana nel vero senso della parola.

 Arcangelo Galante - 18/11/2020 10:22:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Innanzitutto, ci sarebbero da scrivere pagine fitte di parole, sul tema affrontato dall’autrice.
A modesto parere, credo che, oggigiorno, si parli poco di tolleranza e, invece, parecchio di intolleranza.
Per molti, la tolleranza è una virtù di valore dubbio e di nessuna utilità.
Molti pensano che se qualcuno tollera qualsiasi cosa, lo fa per non volersi scomodare.
Il che significa che uno può essere tollerante, non per virtù ma per comodità o indifferenza, motivi questi che non onorano nessuno.
Eppure, nella vita ci deve essere posto per una tolleranza autentica, sincera, genuina e intelligente, che sia fondata sulla bontà, su di una umana comprensione e su di un amore illuminato che “tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta” (cit. “Inno all’amore” di San Paolo).
Ovviamente, coloro che possiedono un animo magnanimo, in grado di comprendere “i limiti dell’azione umana”, come scrive correttamente Franca Colozzo, forse son più predisposti a mostrare un atteggiamento di tolleranza verso il prossimo.
Pertanto, la funzione e il valore di un’idea o di un comportamento, non andrebbero sempre giudicati dal successo di quest’ultimo, ma piuttosto dalla capacità di elevare l’uomo a vivere armoniosamente con gli altri.
Non si nasce tolleranti, ma si viene anche educati a esserlo, per il bene nostro e di tutti.
Nello stesso tempo, però, nel cuore di ogni uomo, dovrebbe rimanere impressa la regola d’oro della tolleranza di “non fare agli altri ciò che non si voglia venga fatto a se stessi”, un concetto che, tradotto con parole semplicissime, vuol dire essere tolleranti gli uni con gli altri.
Concludendo, malgrado vi sarebbe da aggiungere molto altro, per volerci bene o per non far del male non è indispensabile avere lo stesso colore, né la stessa religione, né lo stesso credo politico o ancor meno le medesime idee, etc., ma bensì nutrire e alimentare, nell’anima, la possibilità di capire, o almeno sforzarsi di comprendere, le differenze che albergano negli uomini, affrontandole e condividendole civilmente e nel rispetto di una individuale libertà di espressione, che altro non fa che aprire la porta alla tolleranza.
Si, una bella parola, la tolleranza!