Alberto Becca
- 02/01/2017 13:07:00
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Un Natale che si colloca nel "core de Roma" e che in modo mirabile unisce la terra, i sette colli, il Tevere (insieme alle disgrazie, i guai, le brutture umane) al Cielo, un Natale diffuso nel "Caput Mundi" , collocato indifferentemente al Circo Massimo o a Tor Bella Monaca, ove i pastori vengono da Centocelle o dal Testaccio e le pecore non trovano da parcheggiare, un Natale vero perchè i personaggi sono veramente esistiti, esistono anche adesso ed esisteranno per l eternità, un Natale in cui il 25 Dicembre è tutto l anno, per tutta la vita: sullo sfondo Romolo e Remo guardano attoniti ciò che la città (eterna) ora mostra, e Cesare Augusto (o chi per lui) cerca di sfuggire allo sguardo (infantile ma permeato di divinità..)del bambinello
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