Silvia De Angelis
- 21/08/2016 17:11:00
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Considerazioni profonde dellio, che prosegue il suo percorso nel tempo, rapportate a immagini della natura E un piacere leggerti, Alex, un caro saluto,silvia
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Nando
- 21/08/2016 12:26:00
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"Il sole bruciava, e non era estate", appare come limmagine dellingiustizia per mano umana o per fatalità del destino, ma comunque uningiustizia; poi alla domanda sullamore oltre il vento, le percosse vindici delle Erinni vendetta ingiustificata perché contro linnocenza di "incolpevoli anni", la risposta schiude lombra del Mistero: anche in un destino infausto, sintravede lamore, però rimane indicibile, incomunicabile causa un confine che separa loltre dellesperienza dallal di qua dellascolto. Allora sedersi un momento o sperare di raccogliere ancora le renette, se il tempo volgerà al bello - se virerà il destino verso un sole che bruci solo quando è stagione estiva -, è forse ancora lunica risposta "solamente" umana che ci restituisce alla pace dellorto, metafora duna quiete di vigilia e di attesa.
Un abbraccio fortissimo, Alessandra. Una splendida poesia, la tua.
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