Nando
- 17/03/2016 07:16:00
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Lincanto di uno stupore che ogni volta si rinnova: accade quando ti rileggo; trascorre un tempo che non muta, lasciando del primo ascolto il suono della voce. Mi limito a sottolineare un aspetto della tua poetica, che ho ritrovato anche in questi tuoi versi: Un riverbero di un oltre raggiunto, non come maturità umana o naturale, ma come sensibilità dellanima, che pare abbia attraversato il mare di dolore e di consapevolezza proprie dellesistenza soggettiva umana, e da lì, come voltandosi verso chi ancora è fermo sulla terrena riva degli immobili, sembri narrare la loro condizione dal punto di vista che ora hai raggiunto, sfiorando uno sguardo sulla vita ultraterreno, non nel senso del distacco, però di una dolente malinconia (già nel commento della Savelli).
Ciao, Valentina. Bello riaverti "a casa".
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