Nando
- 30/11/2015 22:55:00
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Cè una conoscenza per accumulo e una conoscenza per estasi, io credo che larte sia entrambe le dimensioni: via della conoscenza e via dello stupore; certo, dello stupore è proprio lesperienza estatica della bellezza, conoscenza immediata e non culturale.
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Roberto Maggiani
- 30/11/2015 22:31:00
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Grazie Fiammetta e Franca per il vostro commento... per Franca: un po sì e un po no =) in verità non lo so... ho scritto una suggestione, una sensazione riguardo alluso borghese dellarte. Cè sempre un tentativo di gustarla, di possederla, solo perché è bella è arte... fa tendenza?... ma larte è di più... parte dalla preistoria... ha un senso, la scoperta e il conseguente stupore di una interiorità e intelligenza capaci di indagare e capire il mondo in un modo molto peculiare.
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Franca Alaimo
- 30/11/2015 18:29:00
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Mi sembra un perfetto manifesto poetico. Larte è tutto ciò che dici, Roberto, sono daccordo; ma anche bellezza, meglio pensiero che, mentre riflette, si veste di bellezza, la quale non è un valore borghese (anzi, la borghesia preferisce la ridondanza, il soverchio,fino a sfiorare il cattivo gusto), ma universale e riparatore. Il male, per esempio, non è mai bello. O forse per bello intendo qualcosa di più che un gusto, una moda. Oppure sbaglio?
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