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Commenti al testo di Klara Rubino
Federico

Sei nella sezione Commenti
 

 Maria Musik - 29/01/2016 18:19:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Non mi sono sentita trascurata, in effetti, dato che qui bisogna lasciar da parte i personalismi e abbracciare un bisogno più ampio di quello di aver ragione perchè "Deus vult!"... che, poi, secondo me, "non vult". Se, invece, la mettiamo sul personale, ancora una volta, concordo: se c’è empatia non si ha bisogno d’altre conferme.

 Klara Rubino - 29/01/2016 11:59:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Si sta trattando qui in questi giorni della questione per il semplice fatto che era prevista, poi slittata a martedì prossimo la votazione del decreto legge sul riconoscimento delle unioni civili per persone appartenenti allo stesso sesso, nonché l’estensione di alcuni diritti , riconosciuti alla famiglia, alle coppie di fatto.
Questa legge non equipara queste unioni civili, definite specifiche formazioni sociali, al matrimonio tradizionale, semplicemente con grande ritardo, regolamenta delle realtà di fatto e di vita.
Tutto qui,io l’appoggio questa legge,come si è capito.
Maria, scusa se fin qui pare quasi io abbia ignorato il tuo commento, in realtà quando capita di capirsi così appieno,le parole non servono più!

 Nando - 29/01/2016 11:33:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Ciao, Klara, personalmente non condivido il Family Day, pur confessando la mia superficialità di conoscenza delle motivazioni che hanno portato tanta parte del mondo cattolico alla manifestazione di domani, e non tanto sul tema della difesa della famiglia come istituto matrimoniale di riferimento naturale, quanto perché vorrei un mondo cattolico in piazza anche quando occorreva occorre e occorrerà difendere e promuovere il potere salariale delle famiglie, poiché le istanze di giustizia sociale (non figlie della carità ma diritti sanciti dalla Carità) non sono meno importanti delle tematiche morali e non posso essere delegate fuori del mondo cattolico in senso lato, anche perché lo stesso Magistero ha prodotto per i cristiani del Cattolicesimo, la Dottrina Sociale della Chiesa, spesso disconosciuta da noi stessi credenti e certo disattesa dall’organizzazione socioeconomica delle nostre società Occidentali, dove noi cattolici, anche quelli della piazza di domani, comunque viviamo e soffriamo la nostra incoerenza e le nostre contraddizioni.
In merito al mio commento poco chiaro, me ne scuso, si tratta per me di distinguere gli orientamenti sessuali, la realtà affettiva di ogni persona, i diritti delle coppie conviventi anche all’interno di una relazione affettiva, con il matrimonio eterosessuale o la loro equiparazione con la famiglia tradizionale-naturale (ciò non significa che io già sappia quale sia la verità, è un tema su cui mi sto documentando ora, provengo comunque da una traduzione culturale che affronta in ciò una "novità", per cui è tutto un mio cammino di comprensione. Questo per quanto riguarda gli aspetti del vivere collettivo ed organizzato nella forma di Stato, personalmente sono indifferente, lo ripeto ancora, ai gusti o agli orientamenti sessuali delle persone, per me è il rapporto che conta, razza sesso o altro non credo impattino sui miei sentimenti d’amicizia, di simpatia, di gradimento; non per merito mio, ma solo perché ho avuto la fortuna di avere due genitore dal cuore semplice.
Un saluto

 Klara Rubino - 29/01/2016 10:43:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]


Buongiorno Nando,
non capisco in pieno il tuo commento.
Dignità e riconoscimento sì;scelte da armonizzare no.
...in nome di modelli culturali no, ma armonizzare in convivenza civile neanche.
Discorso necessariamente da lasciare aperto; perchè?
La natura include anche la diversità, è una nostra forzatura ideologica dire che non è così, è proprio grazie all’accoglienza della diversità che si evolve la natura, nelle sue specie.
Prendiamo un campo di margherite, la maggior parte sono bianche, ma se ce n’è qualcuna gialla o addirittura viola, toglie qualcosa alla bellezza e moltitudine delle margherite bianche, no, anzi, casomai si esaltano a vicenda nella loro bellezza e specificità.
Le margherite bianche non tentano di ostacolare o espropriare dal loro spazio,parte di un terreno condiviso, le margherite di diverso colore, né erigono steccati o delimitano confini.
Sai perché? ...perché non c’è giudizio e la forza di Dio agisce attraverso loro, mostrandoci la bellezza della vita e nella sua varietà, varietà d’amore.
L’umanità non sono le margherite bianche, ma tutto il campo, la mia famiglia non è solo quella mia eterosessuale, ma è la famiglia umana.Se il family day avesse un senso alto e giusto potrebbe essere solo questo.

 Nando - 29/01/2016 08:54:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Credo che il diritto alla dignità e al riconoscimento di ciò che si è nella propria specificità, non sia di per sé dubitabile. Ogni forma di discriminazione relazionale, in nome di modelli culturali, estetici o sociali, sia inflizione impietosa di sofferenza. Non confonderei però i due piani, la dignità è inviolabile, le scelte che implicano correlazioni da armonizzare in senso di convivenza civile un altro; proprio perché le visioni sono plurali e perché dall’io-soggettuvità si deve pur passare al noi-collettività, in un discorso che evidentemente si dovrà lasciare sempre aperto.

 Maria Musik - 28/01/2016 20:20:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

P.S. Tutti abbiamo il nostro Fede... se solo avessimo voglia di ricordare.
http://www.larecherche.it/testo.asp?Id=20556&Tabella=Poesia

 Maria Musik - 28/01/2016 20:06:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Klara, grazie per la semplicità del racconto. Hai voluto sostenere, con la condivisione di un’esperienza, i motivi del tuo pensare, esposto in altri contesti, su questo sito. Una piccola pagina di diario (reale o "traslata", poco importa) senza pretesa di far letteratura che sento, comunque, vera. Non ragione o scienza o teologia: solo sano buon senso abbinato ad un bel sentimento d’amicizia, che alla fine, è una altissima forma d’amore.

 Klara Rubino - 28/01/2016 13:41:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Me la canto e me la suono!
In realtà mi auto-commento per sottoporre maggiormente il testo alla vostra attenzione, è scritto modestamente, però volevo che si considerassero i diritti dei bambini omosessuali, non bambini di omosessuali, proprio i bambini/e omosessuali, o non sono anche loro bambini da tutelare?
Hanno il diritto che la loro natura venga accettata e riconosciuta, spesso crescono con la sensazione di non essere accettati in primis dai loro stessi genitori, ciò rende tutto più difficile nei confronti di sè stessi e quindi della società, a volte prendono strade contro la loro stessa natura.
Vedere che lo stato riconosce e la società accetta le coppie omosessuali può essere di grande aiuto al loro processo di crescita e favorire ala serenità e l’unione con le loro famiglie d’origine.