Commenti al testo di Fiammetta Lucattini
Attendendo

 Celina Di Marco - 21/07/2014 09:13:00 [ leggi altri commenti di Celina Di Marco » ]

Come al solito hai trasformato uno stato d’animo, l’attesa snervante e rabbiosa, in un richiamo, forte, alla realtà: il deserto arido, da sempre simbolo di morte, accostato ad un mare che non è più fonte di vita, ma fucina di corpi straziati.

 Fiammetta Lucattini - 21/07/2014 08:06:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Caro Lorenzo,
mi auguro fortemente che come emozioni forti siano bastati i migranti asfissiati dentro il barcone-fossa comune di questo weekend, o, a scelta, i bambini e le donne della Striscia di Gaza bombardati senza pietà.
Io, che amo un certo tipo di emozioni forti, mi sono sentita impotente e rabbiosa di fronte a un tale scempio di fratelli e sorelle, uomini come noi.
Ti invito, fraternamente, a riflettere.
Come sempre un ringraziamento a tutti.

 Lorenzo Mullon - 19/07/2014 10:30:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

la sabbia dei deserti assassini ha però un fascino notevole
sarà che abbiamo bisogno di emozioni forti, di una contiguità con la morte intesa come abbattimento delle illusioni al livello di un orizzonte sottile che ci ferisca, facendoci sentire vivi come e più di un innamoramento

 Stefano - 18/07/2014 17:22:00 [ leggi altri commenti di Stefano » ]

Bella :)

 Loredana Savelli - 18/07/2014 12:58:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

E attendendo... scrivi. Il cuore poeta è anche un cuore sapiente, o almeno "adattabile".
Ciao!!

 cristiana fischer - 18/07/2014 10:28:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

è la "furia", che dice tutto...

 Cristina Bizzarri - 18/07/2014 10:25:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Il gerundio del titolo mi parla di continuità, di una speranza che accompagna il vivere e non lo abbandona mai. Nonostante. Mi ricorda frasi lette dai "Quaderni" di Simone Weil, e la sua "Attesa di Dio". La poesia entra davvero nei pori, per "violenza" delle immagini che scuote dall’indifferenza, e per il suo stile asciutto e scabro.