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Commenti al testo di Teresa Nastri
L’Ultima Preghiera
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Lorenzo
- 08/04/2014 15:25:00
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caro Nando, e se avesse invocato sussurrando il nome di Mario? eh, qui ti voglio! legittimo legittimo (è la prima cosa a cui ho pensato leggendo il testo, sincerely) baci, eh
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Nando
- 08/04/2014 08:10:00
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Un dipinto darte, opera di mano ispirata e sapiente, Atterriscono i contrasti, due personaggi senza casa accomunati estranei da uno stesso destino: linvocazione sussurrata del nome di Maria mentre gli occhi, o specchio del cuore, svelano lamore per una prostituta appena vista una volta in un bordello; e la stessa prostituta riflessa, quindi sconfitta, in unimmagine di perfezione. Non ci sono ancora giudizi morali o analisi socio-economiche (eppure implicitamente due condizioni di vita che vorrebbero almeno la giustizia di un riconoscimento delliniquità), cè la rappresentazione della nostra condizione umana (fa pensare la maiuscola del marinaio e la preposione articolata che soprende laddove ci si aspetterebbe del marinaio linvocazione: chi è che invece urla l"antico nome" che lui poi ripete? La tradizione culturale di ciascuno? LInvisibile?).
Ciao Teresa
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Lorenzo Mullon
- 07/04/2014 21:36:00
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non sappiamo quello che si dicono gli occhi, anche perché... per quanto belli, gli occhi non riescono a vedere i sogni... proprio no, impossibile, non vediamo i sogni attraverso gli occhi, ci avete mai pensato ? ma i sogni possono rimbalzare su quelle immagini e rivelare altro, qualche genealogia animica, per esempio
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Cristina Bizzarri
- 07/04/2014 20:21:00
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Impressionante - il realismo duro unito alla suggestione ipnotica delle immagini. Il nome, che accoglie in sé il sacro e il profano - la donna del bordello che viene evocata come salvezza, mostrando che a un punto estremo del sentire non ci sono più differenze, e i distinguo scompaiono. Colpita.
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