Guglielmo Peralta
- 22/11/2013 22:56:00
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Lamore è salvifico, quando "splende" damore vero. Ci rende assoluti, svela il "canto", la bellezza che scioglie i "grumi" del dolore, trasforma tutte le cose in un cielo derba e muove tutto e tutti verso lalto...Ed è, soprattutto, endecasillabica armonia!
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Nando
- 22/11/2013 06:52:00
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Oh, Cristina, quale splendido omaggio! Ricevere in dedica i versi di una Poetessa quale sei tu e, ancor di più in assoluto, riceverli in trait dunion con una Poetessa tra le mie più amate anzi, direi la più amata, è un dono di rara predilezione. E hai ragione a parlare damore, perché è proprio della Poesia accarezzarci le anime, è della scrittura anche quella "terapia esistenziale" di cui autori e autrici sono i "medium". Adesso spiegare perché tra molti validi poeti e poetesse, vivi nel corpo o ancora presenti con lanima, io prediliga in modo particolare la Poesia di Amina non mi è semplice spiegarlo, chè scarsi i mezzi culturali di cui dispongo; brevemente direi che con Amina si può essere ciò che si è, perché il linguaggio con cui scrive i suoi bellissimi versi (chiedo scusa ad Amina se, in assenza di titoli - ma sono certo che per lei nulla che si misuri in questo modo abbia valore, lei è in dimensioni oltre e prossima ad ogni creatura, sì grande è la sua anima - provo a spiegarne le mie ragioni) sono come un "madre" che sempre ti accoglie e ti alza tra le sue braccia. E poesia colta ma non fa della propria cultura (il soggetto non è Amina, è la sua Poesia) una barriera inacessibile né chiede un abito nuovo ed elegante, ma ti lascia entrare al banchetto nuziale così come seì; un mare che ti bagna senza affogarti, anche se non sai nuotare. E non è fuori luogo parlare damore, nella scrittura accade sempre, ci sinnamora di in autore, magari vissuto secoli prima di noi. In fondo il Nome soggettivo di Dio è Amore e noi siamo a Sua immagine e a quetImmagine sempre aneliamo in tutte le declinazioni creaturali umane. Quelli letterari, sono amori sempre leciti, che arricchiscono senza togliere o, nei casi staordinari del destino, addirittura sovrapponendosi in terra e cielo (sto leggendo una bellisssima testimonianza di una giornalista e scrittrice che, nella malattia "devastante" del marito amato, è riuscita a sopravvivere grazie anche a Etty Hillesum, nelle cui pagine del Diario, ha trovato le parole per ogni giorno. Diario che anche io ho amato e amo, autrice che ho amato e amo). Ecco, Cristina, in modo confuso e primitivo, le ragioni della mia gratitudine a Te, e il mio ginocchio devoto ad Amina, la MiaInsuperabilePoetessa (spero nella sua clemenza, visto che sono linfimo tra i suoi lettori, non un motivo di vanto).
Grazie ancora Prof, per un attimo mi scrivi in Poesia, io, che sono soltanto "quattrostraccisullapelle".
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Cristina Bizzarri
- 21/11/2013 23:16:00
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Sono andata a cercare "hapax"! Certo la mia parola ha un significato unico e particolare per una persona come te, e raro. Purtroppo non sono, io, rara, né le cose che dico carAminAm... ma ringrazio i tuoi occhi e il tuo cuore fraternamente Am-in-Ando di regalarmi un hapax così prezioso. Me lo prendo, lo tengo stretto. :-D
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