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Commenti al testo di Loredana Savelli
Burattinaia
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Giorgio Mancinelli
- 12/12/2010 08:18:00
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Prima cosa voglio fare i complimenti a tutti coloro che hanno lasciato un commento a questa breve "guash" poetica che merita dessere letta con attenzione e fermezza mentre tenta di sfuggire allattimo disattento che rivolgiamo alle "semplici cose" o attività del quotidiano che stentiamo a riconoscere come nostre. Cioè "fatte da noi" a volte anche controvoglia,mentre sono invece ciò che siamo, lamore che mettiamo nel compierle, cioè ci rappresentano. Voglio anche dire grazie a F. Fabiano la cui sensibilità di lettore mi ha permesso di addentrarmi tra le righe dei versi. E ovviamente a Loredana savelli che li ha scritti, questi versi concentrati nel titolo "burattinaia" che nella sua semplice banalità racchiude il senso compiuto di una consapevolezza a dir poco sconcertante: cioè che gli "altri" siamo noi.
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Franco Fabiano
- 11/12/2010 17:05:00
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Scrivere su pagine, scattare fotogrammi, elaborare un pensiero sono esempi di unArte del fare, crescere, esprimere se stessi; sono - al pari di altre forme artistiche - degni esempi di quella umanissima urgenza interiore che trova appagamento nel manifestarsi.
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Loredana Savelli
- 11/12/2010 15:22:00
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Grazie, Nando. Una poesia esiste se cè un lettore che la percepisce così, altrimenti sono pensieri che attraversano la tua mente. Questo mio modo di scrivere è forse un tentativo di scattare le uniche foto che so fare. Come chiamarle? Poesie, scatti o pensieri in libertà?
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Nando
- 11/12/2010 14:43:00
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Una bella poesia, un guardarsi dentro e un guardare da dentro; a parer mio, "straniera tra i pensieri", merita un posto tra le poesie. E, se posso permettermi, la leggerei volentieri in due strofe:
Ora ho conosciuto Che tutto è “l’altro”: Uno sgabello, una finestra, Ciò che inquadro distrattamente ed esiste Il modo con cui strofino un piatto E come risparmio l’acqua corrente.
Tra le dita una ragnatela d’argento Fili invisibili che manovro e maltratto I nodi che non so sciogliere. Anche persone, legami.
Ciao Lory
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