Pubblicato il 31/12/2023 19:58:32
Notte, quanto ancora le ombre fugaci mi scaveranno dentro? Un legno può marcire in un'isola di spavento, cadere col nido delle rabbie ma io son forse solo legno? O materia da combustione sventrata sull'isola dei ricordi? Sono Apocalisse? Notte, sei chiodo sull'immagine di chiodo che mi fecero al Calvario, storpiandomi giunture strappandomi la carne e se mi cadi nel ventre come una luna nera forse è così che va la carità, un po' come tornare al liquido, alla placenta del mondo, un po' come morire, tornare all'osso che schiude il passaggio.
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