Pubblicato il 20/10/2023 08:56:42
Nacqui già gravida di grandi visioni e scelsi la mia piccola casa come un biscotto divino. Selve, intorno, e monti azzurri dove i pensieri partorivano l'indaco e il rosa coi tramonti, soffusi da un'astrale nostalgia. Misteri, su cui indugiava la tigre del cuore, ammaliata da soavi e oscure intimità. Crebbi così, spaiata da un comune destino, coltivando il dolce ardore dei folli nelle fughe, nei tormenti del pensiero. Il salice è ancora lì, sotto la finestra a rubare sogni alla luna e a danzare al vento l'infinito tremendo che mi tiene il cuore.
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