Pubblicato il 17/08/2023 21:56:00
Memorie strane palpitavano nell'aria, spettinate come foglie di dracene; spezzoni di vita contadina e di amori infranti s'aggrumavano nell'aria rassegnata di fine estate. L'incertezza s'assembrava nelle ossa come un vuoto o un morto. Intanto il turchese diluiva i lutti familiari, facendomi ombra densa di sospetto o forse solo fuliggine tra gli alberi escoriata dalla fantasia di un d'io.
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