Pubblicato il 10/02/2016 18:13:38
Lotta alla povertà
Su una corriera all’apparenza dimessa sono partite le 62 persone più ricche del mondo. Una gita normale, qualche monumento, due passi sullo sterrato, un rifugio d’alta quota appositamente prenotato.
Senza dare nell’occhio hanno assaggiato specialità tirolesi e discettato sul disavanzo dell’economia nei paesi del Mediterraneo. Qualcuno ha schiacciato un pisolino leggero prima che uno scalatore famoso fosse chiamato a raccontare l’ultima ascesa invernale sulla parete nord dell’Eiger.
Prima di partire, tutti insieme sul prato hanno scattato una foto di gruppo e non sono mancati scherzi e lazzi, primi piani di cime innevate e battimani di barzellette. Una volta seduti in corriera, come alle gite dei cardiopatici, qualcuno ha fatto passare una busta da ufficio, PER IL RESTO DEL MONDO, c’era scritto in stampatello sull’indirizzo del destinatario.
Era tutto così retrò - la busta di carta, il contegno dei boschi, l’inarcarsi degli stambecchi sui precipizi - che più di qualcuno si è concesso un’offerta cospicua, emettendo dei gridolini di piacere al pensiero di una vita più agreste, postando le foto dell’escursione in chiave campestre bucolica.
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