Pubblicato il 16/09/2015 17:14:03
Guerra Mondiale con geco
Ore di spiegazioni, di trincee di racconti sull’importanza del filo spinato di camminamenti sulle pietraie assolate. Ore di cimiteri all’aperto di ossari di roccia, di poesie riassunte dall’elmo corroso. Ore dense d’umano dolore di coraggio contorto al furore, ore di schegge isolate, di corte preghiere cucite a brandelli.
Poi un ragazzino si stacca dal gruppo lo vedo fissare per terra, vicino a un cespuglio di euforbia. Lo vedo illuminarsi di gioia e roteare gli occhi in un urlo: Un geco! Venite, c’è un geco! Tutti si spostano come avvinti a una spontanea corrente festosa. Restata da sola,la guida sorride in disparte.
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