Pubblicato il 10/10/2008 18:32:17
La "forisede" parla a la finestra e strilla e ride certo è 'n po' molesta. Ma stanotte d'estate nun cià stelle pativeno già er caldo poverelle e 'n antro "forisede" strimpella 'na canzone la chitara è scordata lui culla l'illusione de diventà quarcuno, de trovà 'n posto serio... Canta, a 'na luna gonfia l'inutile pensiero. E io sento chi parla e poi guardo chi sona drento er bujo che sanguina me sento meno a Roma.
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